“Lo scorso anno siamo stati impediti ad agire, nel 2004 abbiamo recuperato gravi carenze e avviato importanti progetti. Si pensi che non avevamo neppure un termometro per misurare la temperatura degli alimenti, un clorimetro per rilevare la concentrazione di cloro nelle acque o kit completi e adeguati per affrontare emergenze epidemiologiche come la Sars, emergenze biologiche, chimiche, nucleari, di cui si sente parlare come forme possibili di terrorismo. Ora abbiamo rimediato.”

 

Il dott. Luigi Persiani, direttore del dipartimento di prevenzione della ASL 12 (oggi Zona Territoriale 12 di San Benedetto del Tronto della ASUR), inizia il suo bilancio sullo stato della prevenzione sanitaria locale con un attacco alla gestione Marabini, direttore generale della ASL fino al 31 dicembre 2003, e con un simmetrico elogio al nuovo direttore, dott. Maurizio Belligoni.

Quello della prevenzione è uno dei tre settori in cui è suddivisa l’azione della sanità pubblica sul territorio, gli altri due essendo il servizio tossicodipendenze e il sollievo al disagio mentale. La cifra a disposizione della Zona 12 per “servizi sul territorio” nel triennio 2003/2005 è di oltre 942 mila euro. Tra gli investimenti, il rinnovamento dell’intero parco macchine del dipartimento di prevenzione (10 autoveicoli nuovi già acquistati, 3 in arrivo), oltre all’acquisto dei primi computer.

Il dott. Persiani ha riferito che nel 2004 il dipartimento da lui diretto ha operato in tre direzioni:

a) prevenzione degli incidenti sul lavoro e miglioramento della sicurezza sui luoghi di lavoro in generale, a cura del dott. Trincia;

b) sicurezza alimentare, alla produzione e nelle scuole. Da un lato la rilevazione delle abitudini alimentari dei ragazzi “per prevenire squilibri, obesità, diabete, neoplasie” (il monitoraggio è in fase di realizzazione nelle scuole materne elementari e medie che effettuano il servizio mensa nei Comuni di San Benedetto, Grottammare, Acquaviva, Monsampolo, Monteprandone ed interessa il 10% della popolazione scolastica della Zona Territoriale). Dall’altro lato sopralluoghi sempre più accurati negli stabilimenti industriali del settore alimentare, oggi obbligati alla certificazione CEE;

c) sicurezza nella sanità pubblica, in particolare con un progetto “per eliminare morbillo e rosolia congenita, quest’ultima responsabile di patologie come sordomutismo o cardiopatie nei neonati”.

Risorse umane. Il dott. Persiani ha riferito che il 2004 ha portato l’incremento del personale a disposizione: due medici, un biologo nutrizionista, un veterinario, due tecnici della sicurezza, tutti incarichi libero-professionali.