Ascoli: arrivare fino ai 65000 abitanti
Ascoli Piceno | Bisogna combattere i fenomeni democrafici della nostra provincia che sono simili a quelli del resto del paese, bassa natalita, innalzamento dell età negli anziani.
La notizia apparsa sulla stampa quotidiana e sul giornale dellamministrazione di Ascoli Piceno riguardante la volonta della giunta di far crescere la citta fino al raggiungimento dei 65000 abitanti sembra un progetto ambizioso e non facilmente raggiungibile.
I fenomeni democrafici della nostra provincia sono simili a quelli del resto del paese, bassa natalita, innalzamento dell età negli anziani, percio far crescere di 15000 persone il capoluogo si operera probabilmente a danno di zone interne, visto che in questo periodo leconomia di questa zona non ha le condizioni di attraibilita ne di imprese ne di persone che vengono da fuori. Un nuovo piano regolatore generale che preveda la possibilita di costruire nelle frazioni ed in quei terreni che danno un reddito non superiore a 50000 per valorizzarli ad un reddito piu alto non ci convince e vorremo approfondire tali progetti.
Sicuramente il reddito di 50000 anno, che risponde al canone di affitto del patrimonio comunale derivante dal lascito delle IRCA che non puo essere alienato, e poca cosa ,ma sicuramente con unattività di tipo imprenditoriale agricola potrebbe dare risultati diversi sia dal punto di vista economico che occupazionale.
Sicuramente le dichiarazioni di miglioramento ambientale dichiarate non corrispondono alle scelte di cementificazione operate da questa giunta.
La prima considerazione che occorre farsi è quella di valutare la richiesta di abitazioni, monitorare le abitazioni non occupate, invendute (vedi Monticelli) e tutto il patrimonio presente nel centro storico che aspetta di essere ristrutturato e valorizzato pensando anche alla possibilità di sviluppare il turismo culturale e la messa a disposizione di abitazioni per gli studenti universitari.
Come si colloca la volonta di richiedere il riconoscimento di Ascoli citta dellUnesco, non far rivivere il centro storico e pensare a nuove costruzioni? Una crescita non organica delle periferie portera sicuramente ad un uso sempre piu forte dei mezzi di trasporto privato, peggiorando sempre di piu le condizioni di traffico urbano e di quelle ambientali.
Utilizzare terreni che danno un basso reddito 500000 ,non porsi il problema di come far crescere la redditivita pensando anche ad un tipo di agricoltura che risponda alla valorizzazione di prodotti agricoli tipici locali per integrare all offerta turistica di citta darte quella enogastronomica rende la proposta miope o finalizzata a favorire interessi di carattere speculativo.
Pensare ad uno sviluppo a Campolungo ,dove un giorno vi si realizza la discarica e un giorno si ipotizza lautodromo, non porsi minimamente il problema di come rapportarsi con Castel di Lama e ipotizzare una citta territorio che ha necessita di collegamento attraverso l elettrificazione della linea Ascoli Porto dAscoli, puo significare incorrere in un altro errore come è quello dello sviluppo di Monticelli.
La salvaguardia di un territorio passa anche attraverso il rispetto della risorsa suolo che non e illimitata, per cui sono necessarie politiche urbanistiche e scelte anche del Governo centrale e qui puo essere utile lazione dei nostri Parlamentari, per emanare leggi e trovare risorse pubbliche che in aggiunta alle risorse dei privati mirino al recupero dei centri storici.
E necessario che la citta capoluogo si ponga il problema urbanistico, quello commerciale, quello dei trasporti intrecciandoli con quello dei Comuni limitrofi, evitare che questultimi si spopolino ed insieme trovare le sinergie per fornire servizi alle intere comunita.
Riteniamo che la presenza della autorevole Facolta di Architettura puo essere utile nel fornire soluzioni ed idee con lauspicio che lAmministrazione Comunale ,prima di assumere decisioni, non si limiti al solo Consiglio Comunale ma al coinvolgimento della intera citta.
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20/10/2004
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