E' decisamente positivo il bilancio stilato da Giacomo Beverati, consigliere provinciale di Rc e presidente della commissione lavoro dell'ente provinciale, all'indomani della prima seduta della commissione che presiede.

 

Una riunione nel corso della quale - racconta - si è aperto un costruttivo confronto su importanti temi e nell'ambito della quale ha avuto modo di verificare l'assenso dei colleghi circa la sua concezione della commissione stessa.

 

"Si sono trovati tutti d'accordo - racconta Beverati - nel voler concepire questa articolazione del consiglio provinciale come momento di studio e di confronto pacato su argomenti importanti, in modo da potersi fare propositivo e non limitarsi solo a svolgere le funzioni propedeutiche al consiglio stesso". Nel merito delle questioni discusse, sia in merito al Coico che al progetto Picus, Beverati si lascia andare ad una considerazione di massima, in merito al ruolo critico della minoranza.

 

"Mentre in consiglio provinciale si usano gli argomenti più pretestuosi per fare polemica - osserva - ho potuto verificare che poi, davanti ai fatti concreti e ad un confronto diretto con gli interlocutori, le argomentazioni della minoranza cadono davanti all'evidenza. Segno, questo, che o l'opposizione non ha argomenti, o se li ha questi cadono davanti ai fatti concreti".

 

In particolare per quanto riguarda il Coico - ma poi anche per il progetto Picus - la discussione ha preso le mosse da un documento di Fi, stilato all'indomani del Micam. Documento che si mostrava anche piuttosto critico rispetto - in particolare - al ruolo nel Coico. Critiche che Beverati definisce "...smontate una per una dai fatti, puntualmente illustrati da Petrini che ha dato conto dell'attività dell'organismo che presiede".