In altre parole, in questi giorni festivi (ma neppure in quelli feriali) non  esiste un mezzo pubblico per far visita ai “cari estinti”. O si è muniti di auto propria o al cimitero non ci si arriva.

 

Non era difficile organizzare, almeno per questa ricorrenza, un bus navetta di collegamento fra il cimitero, il capoluogo e le varie frazioni, almeno per un paio d’ore, mattina e pomeriggio.

 

L’idea del trasporto su prenotazione non ha funzionato. Intanto per la scarsa pubblicità (anche chiamando questa  mattina neppure i vigili urbani sapevano nulla della iniziativa).

 

Poi perché non si programma giorni prima a che ora andare al cimitero e a che ora tornare a casa. Né si possono imporre orari, o offrire un servizio adeguato in caso di tante differenti richieste.

 

Risentono di questa difficoltà proprio coloro che non hanno mezzi propri, gli anziani, ma anche i giovani o coloro che non possono permettersi di avere una auto propria. Cioè tutte le fasce più deboli della popolazione, quelle che dovrebbero ricevere maggiore attenzione da una pubblica amministrazione.

 

Del resto, il problema esiste anche quotidianamente. Si legge di contenziosi con Ascoli per il pagamento proprio del servizio. Contrasti che potrebbero mettere a rischio la già precaria e insufficiente situazione ( la linea 3 arriva solo a Villa Pigna).

 

Occorre al contrario dotarsi di un adeguato sistema di collegamento tra le varie frazioni e Folignano, ma anche fra loro e la città di Ascoli Piceno, sui cui gravita la gran parte degli abitanti di Folignano , sia per motivi di lavoro che di relazioni sociali.