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La delegazione politica è tornata da Gjirokastra

Grottammare | Il progetto di pianificazione è giunto al terzo livello. Il sindaco Merli: "Esperienza bellissima!"

Il sindaco Merli con l'ex primo cittadino di Gjirokastra Flomir Kaci

E' stata una tre giorni fitta d'impegni, per il sindaco Luigi Merli in quel di Gjirokastra. Il primo cittadino di Grottammare, si è recato nella cittadina albanese, dove continua il processo di pianificazione territoriale avviato nel 1999 dalla regione Marche in collaborazione con l'ente comunale della "Perla dell'Adriatico".
 
"E' stata una bellissima esperienza – ha sottolineato Merli – l'Albania vive una situazione molto particolare, difficile da raccontare a chi non ha mai visitato il territorio. E' un paese geograficamente piccolo, ma grandissimo se rapportato al numero degli abitanti".
 
Sono difatti poco più di 3 milioni i cittadini albanesi, e di questi oltre un milione lavora e risiede all'estero, portando poi nella patria natale parte dei proventi lavorativi. Inevitabile lo scompenso economico, considerando la notevole differenza degli stipendi albanesi con quelli del resto d'Europa.
 
Il progetto portato avanti negli ultimi 5 anni, che in Albania è attentamente seguito a livello nazionale, è giunto al terzo livello, e prevede il recupero dell'importante patrimonio culturale presente nella cittadina. "Gjirokastra farà domanda all'UNESCO – ha continuato il sindaco – per divenire patrimonio dell'umanità. Numerosi sono i beni artistici e storici, uno su tutti il bellissimo e mastodontico castello risalente al quinto secolo, e trasformato dagli italiani in prigione a cavallo delle due guerre mondiali".
 
Con il contributo del ministero, della Regione, della Provincia, degli enti comunali grottammarese e fermano (quest'ultimo sta ripercorrendo l'esperienza di Gjirokastra con la città di Erat), e della comunità europea, Gjirokastra sta diventando sempre più il fiore all'occhiello dello stato balcanico. "La fornitura di hardware e software è unica in tutta l'Albania, tanto che per eseguire alcune realizzazioni cartografiche, i tecnici del ministero giungono da Tirana".
 
Ed il finanziamento corrisponde a 165.000 euro (85.000 dal ministero, 28.000 dalla regione, 7.000 dalla Comunità Europea e 45.000 da Provincia ed enti comunali). "Sia chiaro che non siamo andati in Albania per svolgere il lavoro pratico – ha ribadito Merli – noi li mettiamo in condizione di apprendere le tecniche e di lavorare, in modo che poi potranno specializzarsi nell'uso delle apparecchiature portando avanti il lavoro".
 
Se lo staff politico è tornato in Italia, quello tecnico è tuttora in Albania. L'architetto Fabrizio Torresi, delegato per il progetto, Filippo Girolami, titolare della ditta Aertecno di Grottammare e la polivalente Marina Maurizi dell'ente Regione, sono difatti ancora di là dell'Adriatico a supportare e coordinare il lavoro svolto in sinergia da albanesi ed italiani.

04/10/2004





        
  



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