La pellicola tratta un tema molto scabroso ed attuale: il legame fra ecclesiastici e pedofilia. Il film racconta e denuncia le violenze di alcuni sacerdoti pedofili ai danni di ragazzi ospitati negli istituti religiosi. In particolare, si narrano le vicende di due adolescenti che durante il regime franchista vivono presso un collegio tenuto dai padri salesiani. Il direttore del collegio, Padre Manolo, molesta i due ragazzi che scoprono in questa circostanza la propria omosessualità…

Storia molto intima, ricca di spunti autobiografici, “La mala educación” è una rielaborazione sofisticatissima del più sinuoso dei generi, il noir, che sulle trappole dell’amore nasce e prospera, intrecciandosi con le suggestioni più “malate” del melodramma. Gael Garcia Bernal, che si fa chiamare Angel come i tanti angeli perversi che attraversano il noir, è forse l’ultima versione possibile della donna fatale.

“La mala educaciòn” è un film molto bello, divertente, toccante. I generi si intrecciano, si confondono, si sovrappongono: noir, melodramma, sentimento, critica sociale, horror, violenza... Una vertigine d’immagini cattura e folgora l’attenzione. Nel film molto intimo e insieme aperto, la rivelazione sembra piuttosto un'altra, quella sessuale: Almodóvar non è mai stato ipocrita rispetto alla propria omosessualità, ma stavolta ha fatto davvero un film gay esplicito e appassionato, con esercizi di sesso e sussulti di sentimento ugualmente schietti, forti come una confidenza, come se a cinquantatre anni fosse stufo di fare lo spiritoso sul tema e volesse arrivare a una sincerità piena. E magnifico è il quartetto degli interpreti: Gael Garcìa Bernal, Fela Martinez, Daniel Gimènez Cacho, Lluis Homar.

 

Ingresso: € 4,50 (riservato a soci con tessera FIC 2004-2005).

Tessera FIC Adulti: € 7,00.

Tessera FIC giovani sotto i 20 anni e tesserati di altri circoli FIC: € 3,50.