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Cooperazione internazionale: “Basta alle promesse!

| Ringraziamo il Presidente del Consiglio per il suo rinnovato impegno a “mantenere le promesse”. Invitiamo tutti i cittadini italiani, le associazioni e le parti sociali a presentare pubblicamente tutte le promesse per le quali attendono una risposta

di Pierluigi Addarii*

Le 33 Associazioni che fanno parte del CIPSI (tra le quali il SOS MISSIONARIO) attendono circa 40 milioni di Euro non promessi, ma approvati dal Ministero degli Affari Esteri dal 1991 ad oggi, che non vengono pagati a causa dei problemi finanziari del nostro Governo. Sono soldi anticipati dalle associazioni, a volte con prestiti bancari e garanzie dirette delle persone. Nel 1991-1992 sono state realizzate attività di Educazione allo sviluppo per circa due milioni di Euro che devono essere rimborsati ancora oggi, dopo 13 anni, per semplici procedure burocratiche.

Ripetutamente il Presidente del Consiglio dall’inizio del suo mandato ad oggi, ha sottolineato l’importanza della cooperazione e la necessità di un forte impegno internazionale per garantire la “lotta alla povertà”.

Al vertice FAO per l’alimentazione promise di impegnarsi a destinare l’1% del PIL alla cooperazione. Al vertice Europeo di Barcellona firmò l’impegno europeo di raggiungere nel 2006 lo 0,39% del PIL per la cooperazione.  Al vertice dei G8 lanciò la sfida all’AIDS e alle grandi endemie proponendo la costituzione di un Fondo Speciale ed impegnandosi personalmente oltre che a livello di Governo italiano.

Il risultato che possiamo vedere oggi è un misero 0,16% del PIL nel 2004 alla cooperazione, derubato a fine ottobre di 250 milioni, che lo hanno ridotto allo 0,11 cioè al minimo storico italiano. Anche per il fondo globale contro l’AIDS, i 100 milioni di Euro promessi dall’Italia, non sono stati versati.

Altri 85 milioni di euro in questi giorni sono stati derubati dai fondi destinati ad attività sociali, provenienti dall’8 per mille dell’IRPEF, che più di tre milioni di contribuenti hanno deciso di destinare allo Stato. Cinque di questi milioni destinati al decreto salva ALITALIA che poco ha a che fare con gli obiettivi dichiarati delle risorse del fondo statale, la lotta alla povertà, alla fame, e l’assistenza ai rifugiati.

Neppure la legge finanziaria rimane oggi una garanzia di riferimento in quanto sistematicamente, da anni, gli aggiustamenti di bilancio in corso di esercizio penalizzano automaticamente i fondi destinati alla Cooperazione internazionale che, in attesa degli aggiustamenti, non vengono resi disponibili da subito nei primi mesi dell’anno.

I progetti approvati e quelli in attesa di approvazione all’inizio del 2004 potevano impegnare i fondi della cooperazione non governativa italiana fino al 2008. Perché non sono stati spesi in tempo almeno quelli del 2004? Per poterli recuperare da parte dello stesso Ministero del Tesoro?”.

Le promesse vengono fatte per essere mantenute, - è vero caro Presidente - soprattutto per il rispetto dei diritti delle persone, non per promesse o interessi elettorali. Non chiediamo la “beneficenza” dei risparmi fiscali di eventuali tagli delle tasse o miracoli da un’economia italiana che riconosciamo in difficoltà, ma il rispetto degli impegni assunti e soprattutto una vera politica al servizio dei cittadini, non degli interessi di nessun genere.

* Associazione SOS Missionario

15/11/2004





        
  



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