Tanto tuonò che piovve! La saggezza dei proverbi popolari ha trovato questa volta la sua collocazione naturale in Napoli-Samb.

Per tutta la settimana Ventura e tutto il gotha del Napoli si era lamentato dei continui torti subiti dalle terne arbitrali.Un modo di fare utile a risvegliare, nelle alte sfere, i sensi di colpa per una retrocessione in C che poteva essere evitata.La supplica è stata accolta inviando a Napoli un certo Gava,un arbitro non certo all' altezza di un incontro di cartello di quello spessore e soprattutto con una personalità tale da affrontare una bolgia come quella del San Paolo.

Tutto è filato liscio nel primo tempo anche perché le due squadre non hanno spinto sull' acceleratore. Sono state guardinghe a centrocampo, studiandosi reciprocamente.

Ad accendere la miccia della competizione ci ha pensato proprio la Samb che con un inizio di ripresa allegretto ma non troppo ha sbloccato la situazione con una bella rete di Bogliacino: correva il 60°.

A questo punto San Benedetto sogna, un sogno però che dura appena due minuti.

La reazione del Napoli è immediata, l' incontro si accende e Gava  incomincia ad infilare una cavolata dietro l' altra fino alla punizione battuta dai partenopei al 62°. Groviglio in area,spingi tu che spingo anch' io, Ignoffo ci mette la testa è il pareggio è cosa fatta.

Il Napoli ci crede e si fa più intraprendente.Spinge sulle fasce,fa una lunga serie di traversoni ma niente di preoccupante.La Samb regge bene l' urto, mostra autorevolezza,si fa aiutare dai 2.000 tifosi giunti a Napoli per incitarla e non avverte minimante il peso dell' imponente  tifo partenopeo.

Gava invece continua ad inanellare errori su errori,lui è invece molto sensibile alla torcida napoletana.Ma il tempo scorre veloce e si è alla conclusione. Ballardini,tanto per prendere tempo,fa entrare Favaro per Martini. Non passano neanche venti secondi che Favaro fa una entrata scomposta ma ingenua e sicuramente non cattiva, su Mora. Gava sbandiera il cartellino rosso.Incredibile ma vero! Ma il gran finale di Gava non finisce qui. La Samb in dieci subisce l' arrembaggio finale del Napoli, ma tiene bene. Spadavecchia al 90° sfoggia un ottimo stato di forma su una deviazione di testa  di Sosa. Al 91° solita punizione da fuori area per il Napoli.

Grande baraonda in area,questa volta per i difensori della Samb ci sono mazzate a non finire e colpi di karate di gran classe.Il solito Ignoffo è lì a raccogliere la palla propizia,batte a rete,Amodio è sulla traettoria,spizzica e spiazza Spadavecchia. Dimenticavo di raccontarvi che Ventura in settimana aveva anche portato un cero a San Gennaro.

La Samb non ci sta e in dieci tenta rabbiosamente la rimonta ma il Napoli usa le maniere forti.Le entrate dei difensori partenopei, per spezzare il gioco rossoblu, sono dure e premeditate ma se la cavano con delle ammonizioni, per loro ovviamente solo ammonizioni.Conta dunque avere dei santi in paradiso.San Gennaro appunto.

Ed ecco così confezionata la prima sconfitta della Samb in trasferta: 2-1.

La Samb ovviamente ha fatto tutto quello che doveva fare, quanto meno un pareggio ci stava tutto ma...inutile prendersela tanto con i se e i ma non si ottiene nulla.

Pistolotto finale:nulla è perduto. Calma e sangue freddo, siamo sempre in alta montagna. Certo Rimini e Avellino volano, ma noi dobbiamo solo tenere di mira i play off, poi si vedrà.