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Una strepitosa Fermana privata della legittima vittoria da un rigore a 10 minuti dalla fine.

Fermo | Il gol di Smerilli viene annullato dal dubbio rigore realizzato da M. Rossi. Sul piano del gioco canarini frizzanti e ben messi in campo contro un Padova deludente e poco lucido.

di Paolo Gaudenzi

FERMANA: Chiodini, Miglietta, Di Bari, Ceccobelli, Mengoni, Cotroneo, Croceri, Testa (Al 41' s.t. Vitali), Bucchi, Kalambay, Smerilli. A disposizione: Scotti, Di Dio, Monti, Nardoni, Pirro e Staffolani. All.re Sig. Marco Cari.

PADOVA: Colombo, Antonioli, Florindo, Bedin, Tarozzi, Antonaccio, Maniero (Al 47' s.t. Carraro), Romondini, Matteini (Al 12' s.t. Rossi M.), Zecchin, Porro. A disposizione: Rossi G.E., Bianchi, Rossettini, Alban e Faggian. All.re Sig. Renzo Ulivieri.

Terna arbitrale: Sig. Nicola Pierpaoli (Firenze), assistenti Sig.ri Girone (Bari) e D'Alfonso (L'Aquila).

Ammoniti: Ceccobelli al 38' p.t e Mengoni al 34' s.t. (F), Florindo al 14' s.t. e Maniero al 45' s.t. (P). Nessun espulso. Calci d'angolo: 1 a 0 per il Padova.

Reti: Smerilli al 19' del s.t. (F) e Maurizio Rossi su rigore al 38' del s.t. (P).

Nonostante il freddo invernale, il sereno ed il terreno di gioco in perfette condizioni sono state lo scenario di uno stupendo incontro di calcio, avaro di conclusioni a porta, ma perfetto per gli uomini di Marco Cari. Qualcosa da rivedere in casa padovana dove mister Ulivieri dovrà registrare la squadra se vuole un team ambizioso e deciso a dire prepotentemente la sua sino alla fine del torneo.

Molte le assenze e pesanti dal punto di vista della valenza calcistica, vedi Statuto e La Grotteria, per i biancorossi ma ciò non deve sminuire la perfetta interpretazione della gara da parte della Fermana: per lunghi tratti della gara con il pallino del gioco in mano, buon dinamismo atletico e sovente protagonista di ottime trame di gioco ben coadiuvate dal movimento passivo degli uomini senza palla.

Per niente intimoriti dal blasone degli avversari e dalle loro belligeranti intenzioni (sportivamente parlando), Chiodini e company hanno messo più volte alla corda il team di Ulivieri alzando spesso il baricentro e l'asse d'attacco, e respingendo efficacemente le incursioni degli avanti ospiti organizzati nel tridente Maniero-Matteini-Porro, nella sequenza da destra verso sinistra. Ampie le sufficienze per tutti gli atleti canarini che, oltre al solito Mengoni, annoverano oggi le ottime performance di Kalambay, Testa e Smerilli.

Da notare l'impiego sin dal primo minuto di Croceri sull'out di destra, atleta classe '85 perfettamente in linea con la verde filosofia canarina.

Il Padova parte forte spingendo sulla sinistra, sul capovolgimento di fronte Kalambay dal limite spara alto sopra la traversa. Buona iniziativa della Fermana al 15' dove Croceri assiste in torre Bucchi a centro area ma esce Colombo a far sua la sfera. Ancora protagonista il portiere ospite al 22' quando esce ad evitare il peggio su Kalambay esibitosi in un ottimo taglio a centro area ben imbeccato da Smerilli sulla sinistra. E' l'azione più pericolosa della prima frazione di gioco che, come dicevamo, passa alla cronaca per la pregievole costruzione di gioco ma anche per la scarsa quantità di tiri in porta. Il Padova si fa vivo dalla parti di Chiodini con una punizione di Porro calciata alta al 28'. Tre minuti più tardi Testa lancia in area Smerilli fermato da un dubbio off-side.

La ripresa si aprea sulla falsariga del primo tempo ma l'inerzia sembra cambiare al 10' quando su una palla proveniente dalla destra ed elaborata da Miglietta, Bucchi spara di poco alto da posizione favorevole. Un minuto più tardi è il Padova a farsi notare con Maniero (ora spostato al centro dell'attacco veneto dopo l'ingresso di M. Rossi sulla fascia destra). La punta classe '74 defilato a sinistra in area colpisce pregevolmente d'esterno destro impegnando Chiodini che non trattiene, libera allora Mengoni che fa ripartire l'azione che vede la conclusione di Smerilli sull'esterno della rete.

E' il preludio al gol della punta di Monte Urano che al 18' riceve la sponda di Bucchi servito in precedenza da kalambay e lascia partire un pregievole sinistro che batte un Colombo incolpevole nell'occasione. Al 22' la Fermana fallisce il colpo del k.o.: incursione in area ospite di Testa, palla per Bucchi che spalle alla porta si gira e spara ancora una volta alto.

La partita sembra indirizzarsi su questa falsariga meritatissima per il team di Battaglioni, ma al 36' accade l'episodio che riapre la gara: contatto dubbio a centro area tra Cotroneo e Porro dove l'arbitro, spalle al luogo dell'episodio, indica con sicurezza il dischetto del penalty. Strascichi di polemiche anche a fine gara ma il rigore, trasformato da Maurizio Rossi vale l' 1 a 1, oggettivamente troppo lesivo per i locali per quanto fatto vedere sino all'episodio accennato. Di contro va a premiare oltremodo il Padova sinceramente sottotono e macchinoso in fase di costruzione.

La Fermana reagisce a tre minuti dallo scadere del tempo regolamentare con Vitali, neo entrato, che spara dal limite colpendo i cartelloni pubblicitari dietro la porta regalando ai presenti il prototipo della classica illusione ottica del gol. Al 44' Maniero viene fermato in sandwich dai centrali fermani cadendo in area. Stavolta l'arbitro lascia correre tra le proteste padovane.

La gara si chiude così con un punto che sta troppo stretto alla Fermana. A fine gara, a riprova di quanto detto, non sono mancati i complimenti del tecnico ospite Renzo Ulivieri per quanto fatto vedere dagli 11 di casa.

Domenica altra sfida di vetrice al Bruno Recchioni quando verrà ospitato il Lanciano. La Fermana, che sembra aver fatto gli anticorpi a situazioni simili, sarà chiamata a sfatare il tabù che vede il Recchioni terra non fertile per la vittoria locale.

21/11/2004





        
  



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