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“Rimettere in fase il territorio provinciale per la qualità della vita”

San Benedetto del Tronto | L’amministrazione provinciale ha iniziato i confronti pubblici per la revisione del PTC. Prossimi incontri sul recupero dei centri storici e sulla gestione delle acque. PRG di San Benedetto protocollato tra dicembre e gennaio

di Giovanni Desideri

“Studio, ricerca, operatività concreta e modo di vivere devono tornare in fase.” Il presidente della Provincia Massimo Rossi ha tratto questa mattina, sabato, le conclusioni dell’incontro-dibattito sulla revisione del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (l’analogo di un piano regolatore comunale), presso la sala consiliare del Comune di San Benedetto. L’incontro aveva per titolo “Qualità del territorio come occasione di sviluppo” e vi hanno preso parte anche gli assessori provinciali Antonio Canzian (urbanistica), Olimpia Gobbi (cultura), Avelio Marini (attività produttive).

“Le risorse del territorio non vanno vincolate ma valorizzate – ha proseguito Rossi – per creare un contesto diverso da quello che stiamo vivendo: il nostro modello economico ed ambientale è in crisi. Abbiamo bisogno di un nuovo progetto locale, partendo dalla storia, dalla cultura, ma anche dalla nostra agricoltura, dal turismo e dalle attività già presenti sul territorio: tutte cose che devono integrarsi tra di loro. Tutte cose da discutere insieme, con i cittadini e gli amministratori, che purtroppo stamattina non sono accorsi troppo numerosi. Forse c’è un problema di comunicazione.”

Rossi ha anche annunciato prossimi incontri pubblici sui temi del recupero dei centri storici (il 9 dicembre ad Ascoli, l’11 a Fermo) e della gestione delle acque (il 13 ad Ascoli).

Olimpia Gobbi ha parlato del territorio provinciale definendolo “storicamente policentrico, privo di grandi gerarchie. Le trasformazioni vi sono sempre avvenute in maniera graduale e rispettando il passato. Il suo paesaggio è il suo volto”.

Piero Cavalcoli, coordinatore del PTC, è intervenuto su “Processo di Piano per un progetto territoriale complessivo”. Luigina Zazio, esperta in pianificazione territoriale, su “Vincoli o progetti? Le azioni per la valorizzazione del territorio”.
 
Nel corso dell’ampio dibattito è intervenuto anche l’assessore all'istruzione del Comune di San Benedetto Antonio Felicetti: “è un bene che qui si parli di nuovo PTC come di un fatto culturale piuttosto che come una questione di mattoni. In futuro dovremo ripensare la valorizzazione del territorio tra Ascoli e San Benedetto, per la separazione della provincia di Fermo”.

All’incontro è intervenuto anche il prof. Piergiorgio Bellagamba, l'altro coordinatore del PTC e progettista del nuovo PRG del Comune di San Benedetto, il quale ha parlato di “Diritto alla qualità del territorio e delle città”.

“Il nuovo PRG di San Benedetto si integra perfettamente nella revisione del PTC di cui stiamo discutendo – ha detto Bellagamba – La qualità del territorio è da intendersi come collegamento tra le diverse parti della città e come valorizzazione di elementi già presenti: per esempio un semplice torrente. Ma anche come collegamento con i centri vicini: Grottammare, Acquaviva, Monteprandone e Martinsicuro. San Benedetto non ha alcuna smania egemonica. Fin qui il confronto con la città non è stato portato avanti con continuità, ma ciò che non si è fatto prima, può anche essere fatto dopo la presentazione del progetto. A questo proposito il sindaco mi ha chiesto di temporeggiare ancora un po’. Quindi consegnerò il documento tra dicembre e gennaio.”

27/11/2004





        
  



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