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La Fermana "espugna" il Recchioni, gol di Bucchi poi assedio del Lanciano sino al termine.

Fermo | Partita frizzante dove la Cari-band fa sua la posta in palio contro un avversario a cui è mancato solo il gol. Rete locale ad inizio ripresa poi fortino canarino che resiste sino alla fine per l'uno a zero conclusivo.

di Paolo Gaudenzi

FERMANA: Chiodini, Micallo, Di Bari, Ceccobelli, Mengoni, Cotroneo, Kalambay (al 17' s.t. Testa), Miglietta, Bucchi (al 41' s.t. Staffolani), Vitali (al 45' s.t. Croceri), Smerilli. A disposizione; Scotti, Nardoni, Monti, Pirro. All.re Marco Cari.

LANCIANO: Cano, Lolli, Cavola, Finetti, Bussi (al 22' s.t. Chigou), Masini (al 10' s.t. Cini), Ticli (al 38' s.t. Paris, Amita, Nassi, Soncin (1), Cingolani. A disposizione; Chessari, Moresi, Soncin (2), Tersigni. All.re Maurizio Pellegrino.

Terna arbitrale: Sig. Barbirati di Ferrara, assistenti Sig.ri Fabbri di Ravenna e Marinelli di Bologna.

Angoli: 9 a 5 per il Lanciano. Ammoniti: Ceccobelli al 7' p.t., Bucchi al 1' s.t. per eccessiva esultanza (maglietta dismessa), Miglietta al 9' s.t. (F), Finetti al 37' p.t. (L). Espulsi: nessuno.

Note: striscioni da ambo le curve a ricordare il tifoso della Samb Cioffi, morto in settimana.

Torna a sorridere la Fermana e torna alla vittoria casalinga, lungamente inseguita dal recupero di campionato contro il Napoli. Per tornare ai tre punti i giallo-blù di casa scelgono l'occasione più ardua battendo il Lanciano lanciatissimo, con i suoi 20 punti, in piena zona play-off. Si diceva in settimana della mala sorte e delle recriminazioni arbitrali abbattutesi sui canarini contro il Padova, visto che la partita dominata a lungo, è stata poi pareggiata dagli ospiti a dieci minuti dalla fine.

Oggi il credito con la sorte è stato portato all'incasso dai locali avendo la meglio su una squadra a cui è mancato solo il gol, e che ha dominato per lunghi tratti dopo essere passata in svantaggio non perforando però l'ottima (ancora una volta) difesa canarina. Quanto detto da ancor più prestigio alla vittoria vista la caratura dell'avversario e suprattutto per la qualità del gioco espresso dal team di Cari: palla a terra e movimento di tutta la squadra, imponendo agli avversari il proprio possesso di palla in fase di costruzione.

E' il Lanciano però a partire meglio, i primi dieci minuti di gara si giocano ad una sola porta, bersagliata da tre punizioni ospiti con Lolli prima, Ticli che chiama in causa Chiodini poi e Nassi che, ricevendo palla su battuta di seconda, si accentra e spedisce fuori a fil di palo. Al 14' sono ancora i rosso-neri abbruzzesi a farsi pericolosi con Ticli che mette al centro dove Mengoni si esibisce in tuffo e di testa mette in angolo. Non fa più notizia l'ottima performance del numero 5 di casa, uomo ovunque dietro, puntuale e pulito nelle chiusure per tutta la duratta della gara.

La Fermana si desta dal torpore iniziale al 17' quando Miglietta spara da trenta metri indirizzando la sfera sotto la traversa ma fa buona guardia l'estremo difensore ospite Cano abile a mettere in out. Un minuto più tardi azione corale con Kalambay-Vitali-Bucchi con tiro di questi debole tra le mani del numero uno ospite. Soncin si propone senza far male dalle parti di Chiodini ma il momento è favorevole ai padroni di casa: cross da sinistra di Di Bari e collo sinistro a volo di Bucchi che spara alto nell'occasione, distrubato con mestiere dalla retroguardia abbruzzese. La prima frazione di gioco si chiude con una palla rubata da Smerilli sulla tre quarti senza però infierire favorendo così il recupero nello sviluppo dell'azione, dei difensori di Pellegrino.

Al primo minuto del secondo tempo Bucchi riceve palla da Kalambay, scatta sul filo del fuorigioco batte a rete sul secondo palo siglando la marcatura che vale l'intera posta in palio. Il Lanciano ovviamente non ci sta e riorganizza completamente la squadra: la difesa da 4 passa a tre elementi, e via via che il tempo passa, l'attacco, anche in virtù dei cambi, assume la seguente fisionomia da sinistra verso destra: Cini, Soncin, Chigou, Nassi e Ticli.

Ovviamene tale assetto speculare regala ampi spazi alle falcate ed ai contropiedi locali, la Fermana però non ne sa approfittare e si fa notare solo per il palo di Bucchi al 12' della ripresa, con la palla che rimbalzando torna a centro area per la conclusione sbilenca di Miglietta. Il Lanciano impone una pressione tale da mettere alle corde i locali ma ciò che non va negli abbruzzesi è il tema tattico: troppi lanci lunghi spesso preda dei difensori in maglia gialla. Da segnalare tre botte ravvicinate di Ticli, Cini e Cingolani dove Chiodini si fa trovare prontamente all'altezza della situazione.

Dopo cinque minuti di recupero la partita finisce proiettando così la Fermana, con tre punti in più in classifica, al derby di domenica prossima in casa della Vis Pesaro.

28/11/2004





        
  



5+3=

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