L’assessore regionale alla sanità Melappioni rispetti gli impegni sulla scuola infermieri ad Ascoli; il Comune di San Benedetto non venga scippato della gestione della riserva naturale della Sentina: il consigliere regionale di AN Guido Castelli ha presentato due interrogazioni al presidente D’Ambrosio con questi due obiettivi.

Scuola per infermieri. Castelli ricorda che lo scorso 16 settembre “l’assessore regionale alla sanità Melappioni manifestò pubblicamente al sindaco Celani la propria disponibilità ad attivare ad Ascoli uno dei corsi universitari decentrati per la formazione del personale infermieristico. Sulla base di questa assicurazione il Comune di Ascoli Piceno, d’intesa con la Asl (ora Zona Territoriale) n. 13 ha messo a disposizione dei locali. Ora si vanno facendo sempre più insistenti le voci secondo le quali la Regione vorrebbe realizzare la terza “scuola professionale” per infermieri – che andrebbe ad aggiungersi a quella di Ancona e Pesaro – a Macerata anziché ad Ascoli. Spero che la notizia non risponda a verità”.

“Se la Regione ha inteso tornare giustamente sui propri passi – prosegue Castelli – non è tollerabile che ciò avvenga discriminando Ascoli Piceno dove, tra l’altro, si sconta una spaventosa carenza di personale infermieristico (…). In quest’ottica la Regione non può pensare di avviare una “guerra tra poveri” tra Ascoli e Macerata, province già abbondantemente trascurate rispetto al nord della Regione (…). Non ho nulla in contrario a che anche Macerata possa ospitare un corso per infermieri. Ma questo non può avvenire a detrimento di Ascoli Piceno”.

Sentina. “Non è accettabile che la Regione modifichi l’atto di indirizzo sulla riserva naturale della Sentina già approvato dal Comune di San Benedetto e dalla Provincia nella parte relativa alla gestione della area protetta che – secondo quanto richiesto dalla Conferenza dei Servizi Regionali – dovrebbe ora essere affidata alla Provincia. La Legge in proposito parla chiaro e l’art.12, comma 2, della L.R. 15/94 conferma quanto previsto dall’atto di indirizzo così come ripetutamente ribadito dall’assessore Latini del Comune di San Benedetto. Non sono mai stato un sostenitore acceso della riserva ma proprio per questo ritengo che non possano essere defraudati del diritto/dovere di curarne la gestione coloro i quali sono responsabili diretti del governo del territorio: in primis il Comune di San Benedetto.”

“Mi risulta che, nell’ambito della conferenza dei servizi regionali, sia stato in particolare l’assessore regionale all’ambiente Amagliani a spingere affinché la gestione passasse dal Comune di San Benedetto alla Provincia. Non vorrei che l’intervento di Amagliani, che appartiene al partito della Rifondazione Comunista esattamente come Massimo Rossi, fosse stato suggerito dall’amministrazione provinciale di Ascoli Piceno che peraltro – sotto la Presidenza Colonnella – aveva già espresso il suo placet affinché la gestione fosse affidata ad un organismo collegiale presieduto dal Comune rivierasco.”