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Federica cerca casa

Ascoli Piceno | Considerazioni semiserie sulle gesta dolciamare dell'Ascoli Calcio

di Federica Poli

Ai nastri di partenza per la trasferta a Pescara contro i cugini abruzzesi mi capita l’imprevedibile…la coscienza che bussa alla porta! Federica hai l’esame fra due giorni è il caso che tu stia a studiare e non che vada a strapazzarti allo Stadio.

"Ti prego, ti prego, ti prego."

No, ho detto che questa domenica soffrirai a casa!

Da brava bambina adempio al comando della metà saggia della sottoscritta. Tento strenuamente di ribellarmi ma, tanto so, che ciò sarà inutile ormai è decisa: io vedrò Pescara – Ascoli sulla poltrona di casa con Peppe, il papà ignorante di calcio, accanto. Uffa!

Apprendo con la solita rabbia e costernazione che per la quarta volta consecutiva Sky non ci dà in diretta, caspita che record! La squadra premiata perché la più bistrattata della serie cadetta quest’anno. Rinuncio anche alla telefonata all’operatrice che ormai è amica mia e quando chiamo per la , classica, ramanzina stacca il telefono dalle orecchie e lo appoggia sul tavolo come faccio io quando quell’amica logorroica comincia a raccontarmi di sé della nonna, del padre, della madre, della sorella, della cugina della zia eppoi con quello che è il fratello di quello che è andato a letto con la sorella di quella che abitava..blablabla.

Vabbè anche oggi radio, auricolare e …accidenti devo vedermi la diretta dei gol della A con papà nella stanza accanto che non vuol sapere il risultato dei bianconeri prima della gara in tv.

Inizia e vedo le altre partite ascolto l’Ascoli e cerco di ripassare la lezione. Libro davanti agli occhi che si alzano a guardare le azioni salienti. Ma voi sapete che io sono capace di far bene tutto…anche contemporaneamente! Le donne riescono anche in questo sanno adempiere ogni incombenza senza lasciar trasparire alcuna fatica, senza lamentarsi mai…troppo femminista? La verità!

Gara comincia e Capparella sfiora due volte la segnatura. Ma  questo è proprio da viaggio a Lourdes. A Capodanno c’è un’offerta carina all’Agenzia di viaggio. Dai Cappa vengo anch’io, non si sa mai, una bella grazia di quelle che risolvono la vita ad entrambi. Tu cominci a segnare e io vedrò, finalmente, il mio Principe Azzurro visto che lo davano col cavallo azzoppato a 400 chilometri da qui!

Primo tempo: non devo mascherare nulla a mio padre perché tanto non han fatto gol né il Pescara né i miei eroi.

Secondo. Mi attardo a sorseggiare un tè verde che fa bene al corpo e all’anima e …alla radio danno uno a zero. Nooooo. Perdiamo. Meglio allora che non abbia sentito nulla sennò il segno di disagio poteva sfociare in un grido di dolore che non avrei saputo spiegare.

Guardo Adriano che sbaglia il rigore e sento il radiocronista che dice che CoCoCo al terzo aveva portato in vantaggio il Picchio. Allora vinciamo! Mi esce un SI di giubilo che devo spiegare a papi con un "mi sta simpatico il Siena e sono contenta che l’Inter abbia sbagliato il penalty" . per fortuna ho mille risorse!

Al 33 raddoppio di Bucchi su lancio di Diga Biso da centrocampo. Qui trattengo il respiro, ritiro la pancia (e non fa mai male) stringo il sedere finchè Cristiano Lucarelli segna la doppietta al Parma e esplodo. Mi getto sotto la tv in ginocchio, urlo, strepito, salto e bacio la medaglietta col mio angelo custode, mando milioni di sms acidelli ai miei amici pescaresi.

Mi giro e guardo in faccia il mio genitore che sentito il trambusto con fare interrogativo mi pone il quesito "Ma che sei diventata tifosa del Livorno? Prima Siena ora Livorno. Hai intenzione di partire per la Toscana?" Accidenti e ora? "Beh, non lo sai che Cristiano è il mio idolo fin da bambina ? e l'amaranto è il mio colore preferito! Papà tu non ti interessi affatto di me, e io soffro non sai nulla della mia vita" con la faccia di chi mente sapendo di mentire e facendolo sentire un vermiciattolo "non mi pare tutto questo dramma  boh, mi sembri matta!" Devo passare per pazza solo per nascondergli la verità!.

Cappa sbaglia pure il rigore e non ce la faccio a non esprimere il disappunto " Ma come si fa a sbagliare così" Stavolta c’ho la scusa di Adriano prontissima. "Papi, Adriano ha sbagliato un rigore, come si fa mi fa disperare" e lui "ma non tifavi Siena? ". "Tu sei una contraddizione vivente figlia mia! Avrai mica bisogno di uno psicologo?"

Ah, ora basta, - e con tutta la rabbia in corpo -sì beh allora sai che ti dico ? Abbiamo vinto Due a zero gol di Colacone e Bucchi Tiè! Mò vediti la partita!

Ora…cerco disperatamente casa!

13/12/2004





        
  



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