Dopo l'incontro, tenutosi ieri a Palazzo dei Priori fra i sindaci della nuova provincia, il sindaco Saturnino Di Ruscio ha scritto una lettera al commissario Michele De Feis: " La giornata di ieri, lunedì 21 dicembre 2004, ha visto realizzarsi sotto i nostri occhi il sogno della Provincia. Una giornata storica in una sala simbolica come quella degli Stemmi a Palazzo dei Priori nella Piazza del Popolo: sotto quegli stemmi antichi, testimoni della grandezza del fermano, si sono riuniti i sindaci del territorio che con il sottoscritto hanno dato vita al primo incontro con il Commissario, dottor Michele De Feis, personalità il cui talento, professionalità e grande esperienza sono ormai conclamati.

Nominato dal Ministro degli Interni a sensi dell’art.3 della legge 147 del 15/6/2004 che  istituisce  la nuova provincia di Fermo, De Feis è stato già apprezzato prefetto di Macerata, Vicenza e Trieste. Ora il suo compito sarà quello di organizzare la nuova provincia con la collaborazione di noi tutti sindaci e dell’attuale provincia. Sappiamo che conosce bene il nostro territorio  anche perché ha scelto di  risiedere da tempo nelle Marche, a lui offriamo il più ampio appoggio perché possa autorevolmente svolgere il gravoso compito.

La stessa sala degli stemmi dell’evento di ieri fu sede di riferimento  di Fermo anche due secoli fa quando la città era capoluogo per un territorio vastissimo del dipartimento del Tronto, e le Marche erano parte del Regno d’Italia Napoleonico (1808-1815). In quel periodo si ebbe un governo illuminato da cui nacque l’organizzazione dello stato moderno: viabilità, comuni, ospedali, acquedotti, cimiteri, tutela dell’ambiente, dell’igiene pubblica ecc.

Oggi ci apprestiamo ad una nuova epoca con le trasformazioni della globalizzazione che vogliamo affrontare con la consapevolezza della nostra identità e gestire tutti insieme nell’autonomia che abbiamo di nuovo conquistato.

Tra gli stemmi, ultimo in ordine di tempo, quello del Comune di Porto S.Elpidio: è con noi con il suo esempio a ricordarci che la sua nascita ha creato condizioni di sviluppo tali da essere il secondo comune della nuova provincia. E’ nato da una separazione territoriale, mai vissuta come una contrapposizione, anzi, come momento qualificante di collaborazione che ha generato un ulteriore fattore di competitività a vantaggio di tutto il territorio.

La nuova provincia  di Fermo, la quinta delle Marche, è nata da una corale richiesta dei comuni interessati. Sarà il luogo deputato alla definizione di programmi per lo sviluppo e la competitività. Insieme si troverà la soluzione idonea per affrontare problematiche emergenti delle condizioni congiunturali del nuovo sistema produttivo quali il  debole sistema infrastrutturale , l’impoverimento della fascia montana, la Valdaso sino ad oggi penalizzata dalla doppia polarità della attuale  provincia di Ascoli Piceno, il problema di accesso alla A 14.

La Valdaso dovrà svolgere lo stesso ruolo della valle del Chienti, divisa amministrativamente tra due province, aprendo un  dialogo costruttivo tra Ascoli e Macerata: sarà la sfida della nostra nuova provincia.

Il periodo di tempo sembra lungo, ma il 2009 è dietro l’angolo. Subito si dovrà iniziare  il percorso stabilito con la collaborazione di tutti, sindaci e Commissario che, grazie al Suo non facile lavoro ed impegno, favorirà la nascita di Fermo provincia.

Mi auguro che l’ufficio del Commissario sarà di riferimento anche per tutte le altre organizzazioni, enti, associazioni e istituzioni statali che si stanno riorganizzando.  Sino al 2009, con l’insediamento degli organi elettivi della nuova amministrazione provinciale, si perfezionerà un mosaico di tessere rappresentate da ogni istituzione che si insedia nella nuova provincia. Il percorso è lungo  e saremo tutti chiamati, con il nostro impegno, a collaborare nell’ambito dei rispettivi ruoli e funzioni".