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L'interpellanza comunale del Partito dei Comunisti Italiani

Ascoli Piceno | Catalucci è fiducioso di un riscontro da parte dell'amministrazione comunale

di Emidio Catalucci

Vi invio copia dell’interpellanza comunale protocollata in data odierna circa un caso emblematico accaduto una brava professionista ascolana che si è vista prima un incarico, da parte del Comune di Ascoli Piceno, per coordinare un progetto europeo sul commercio nei centri storici delle città medie europee e, poi, dopo soli 40 giorni, senza una plausibile giustificazione, ha ricevuto dal dirigente una lettera di rescissione del contratto.

Per la questione si è aperta una vertenza giuridica.

E' un comportamento gravissimo da parte del Comune, nella persona del dirigente, che è considerato un atto illegittimo e che danneggia profondamente l'immagine di bravi, conosciuti e giovani locali professionisti che mettono la loro profesisonalità al servizio del bene pubblico.

Colgo l'occasione per ringrarVi tutti e di augurarVi Buone Feste e un Anno nuovo di Pace e di successi personali e professionali.
 
 
Oggetto: Interpellanza comunale
           
Il sottoscritto Catalucci Emidio, in qualità di consigliere comunale, inoltra la presente interpellanza, con richiesta di risposta scritta ed orale da fornire nel prossimo Consiglio Comunale, per sapere se:
 
Premesso che, il Comune di Ascoli Piceno in collaborazione con le città aderenti all’Associazione Cinte, ha elaborato un progetto denominato “partnership tra medie città europee per le nuove modalità di approccio allo sviluppo sostenibile del commercio nei centri storici” il cui acronimo è Eu.Top.Com.
 
Tale progetto è stato presentato alla Unione Europea nell’ambito del programma comunitario INTERREG III C, ottenendo il 23 marzo 2004 il relativo finanziamento comunitario di 550.000,00 euro.
 
Che per procedere alle fasi di realizzazioni di tale progetto il Comune di Ascoli Piceno ha dovuto individuare figure professionali con compiti e attribuzioni specifici  previste dal bando europeo, con relativo affidamento di incarico, quali il coordinatore, il revisore contabile e il responsabile della costruzione delle procedure di valutazione del progetto.
 
Che il Comune ha indetto una selezione ad evidenza pubblica predisponendo un apposito bando di partecipazione, approvato nel giugno scorso, solo per la figura del coordinatore.
 
Che come si evince dal verbale allegato alla determinazione del 16 luglio 2004 n.1005, nessuno dei candidati è risultato in possesso dei requisiti espressamente previsti nel bando di gara.
 
Che il Comune ha deciso di non prorogare i termini di presentazione delle domande per la gara, ma di ricercare, in modo diretto, la figura del coordinatore.
 
Che in data 12 ottobre 2004 con determina del Dirigente della programmazione  dott.ssa Maria Angela Falciani, si è provveduto all’affidamento dell’incarico a una giovane professionista ascolana, avendone verificato il possesso delle competenze richieste dall’Amministrazione per il ruolo di coordinatore.
 
Che il giorno successivo, 13 ottobre 2004, è stato firmato un regolare contratto professionale mediante rapporto di collaborazione coordinata e continuativa per l’attività di coordinatore, tra il Comune di Ascoli rappresentato dalla dirigente dott.ssa Maria Angela Falciani  e il professionista incaricato, della durata di venti mesi (fino al 30 giugno 2006).
           
Che in data 29 novembre 2004, con determina n. 1651 dello stesso dirigente della programmazione, è stata comunicata la rescissione unilaterale del contratto, ai sensi dell’articolo 7 del medesimo, motivando la decisione con lettera prot. 62621 del 23 novembre 2004, antecedente la determina stessa.
 
Considerato che l’atto di rescissione di regolare contratto stipulato tra le parti, trattasi di atto di estrema gravità e da ritenersi illegittimo, si chiede di sapere: 
Perché non è stata indetta selezione per gli altri due incarichi: del revisore contabile e del responsabile delle procedure di valutazione. E con quali criteri sono stati scelti.
Come è avvenuta la selezione e le modalità dell’espletamento della selezione del bando di coordinatore. Quante sono le domande pervenute e quante quelle ammesse o meno, e quali sono le motivazioni.
 
Da chi era composta la commissione giudicatrice e perché l’Ente non ha provveduto a prorogare i termini per la presentazione delle domande al bando di gara per l’incarico di coordinatore, una volta esperita la selezione senza graduatoria per mancanza di candidati.
 
Se la determina n.1651 di rescissione unilaterale del contratto non si prefiguri come atto illegittimo, in quanto i motivi di revoca del contratto, espressi nella nota del dirigente comunale, non sono riconducibili e pertinenti ai compiti del coordinatore previsti dall’articolo 2 del suddetto contratto.
 
Se è stato nominato un nuovo coordinatore e, se sì, con quali criteri. In caso contrario, se non si prefigura un danno e un rallentamento, se non un ostacolo, nella realizzazione del progetto visto il delicato e importantissimo ruolo che tale figura riveste nell’ambito del progetto comunitario considerato, inoltre, che il Comune di Ascoli ha, nel progetto in questione, il compito di Comune capofila con l’incarico specifico di sviluppare un esempio di buone prassi nell’esercizio della “governance”.
 
Se non è stato considerato che la rescissione del contratto, in piena operatività del progetto europeo, non possa pregiudicare e mettere in serio rischio la prosecuzione dello stesso e il suo finanziamento comunitario.
 
Quali sono le intenzioni del Comune per risolvere positivamente tale vertenza, vista la notifica di un atto di significazione stragiudiziale promosso dall’interessata tramite il proprio assistente legale.

23/12/2004





        
  



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