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No, tu no!

Acquasanta Terme | Orsini :"Milioni di Italiani ed Europei hanno sofferto lutti, prigionia o, almeno, fame per il fascismo".

di Giuseppe Orsini*

Milano, 16 dicembre: premiazione del  50° Premio Isimbardi, presente il Presidente DS della Provincia di Milano, Filippo Penati

Tra i premiati, il cantante Enzo Jannacci che, nel ringraziare, ha detto:  
«Mio padre è morto per colpa dei fascisti, i fascisti non rompano.
Mi ricordo piazzale Loreto e una donna che sparava alla testa di Mussolini appeso per i piedi.
Spero di vederlo, anzi sono sicuro che lo vedrò ancora».

Caro Enzo, chi sono oggi questi  “fascisti che rompono”.

Fai i nomi: nessuno ti metterà al muro.

Sei e resterai un eccentrica ed apprezzato medico e cantautore. 
Milioni di Italiani ed Europei abbiamo sofferto lutti, prigionia o, almeno, fame per il fascismo (ed anche per il . . . comunismo, caro Enzo, sì, anche per il comunismo). Tra questi ci siamo anche io e la mia famiglia: eravamo in nove negli anni  ’30/’40.

Molti di noi, per carità cristiana o umana, hanno perdonato a fascisti e comunisti.
Perché conservi tanto odio da desiderare il ripetersi della tragedia di Piazzale Loreto?
Al posto di Benito Mussolini – già giudicato da Nostro Signore – ci vorresti Silvio Berlusconi? Dillo.

Con lui, dovrebbero esserci anche milioni e milioni di tuoi fratelli italiani che lo abbiamo votato più volte in oltre dieci anni. 

Coraggio, fai nomi, come facciamo in tanti quando parliamo e scriviamo.
Carlo Azeglio Ciampi ha invitata i giornalisti ad avere la schiena diritta; doveva dirlo anche ai “sinistri”?

I “sinistri” vi ritenete anche “pacifisti”, ma siete pieni di odio; poi vi stupite di guerre e terrorismo!
Almeno a Natale riflettiamo sul messaggio di pace e di fratellanza del Bambino Gesù, nato povero a Betlemme e morto, inerme, sulla croce per noi. Ed era Dio! Ed è risorto, garantendo che risusciteremo con Lui.

Caro Enzo, un po’ di speranza e di entusiasmo non guatano..
Il tuo odio è tanto diffuso, radicato e pernicioso che nessuno (che io sappia) dei presenti – Penati in testa - ha preso le distanze da quelle    tue gravi parole:
«Mio padre è morto per colpa dei fascisti, i fascisti non rompano. Mi ricordo piazzale Loreto e una donna che sparava alla testa di Mussolini appeso per i piedi. Spero di vederlo, anzi sono sicuro che lo vedrò ancora».  Enzo Jannacci, 16 dicembre 2004.

Caro odio, “NO, TU NO!”

*coordinatore comunale FI

23/12/2004





        
  



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