Maremoto in Asia. E se a capodanno rinunciassimo ai botti?
| Dal portale korazym.org un accorato appello "Esprimere la vostra generosità, sostenendo lintervento umanitario del Papa".
Gli italiani sono pronti a bruciare oltre 55 milioni di botti per una spesa di centinaia di milioni di euro. Una somma incredibile, in barba alla crisi economica e al carovita. È proprio impossibile seguire una strada diversa?
Migliaia di cadaveri ancora da seppellire lasciano lamaro in bocca. Lassurdità della morte di chi se ne è andato, la sofferenza di chi rimane, una tragedia che forse poteva essere affrontata diversamente. Luomo di fronte a tutto questo si sente solo, ma la solidarietà può esprimere ancora un comune senso di fratellanza.
Se si è cristiani poi entra in gioco la carità, lespressione umana che più si avvicina allamore di Dio. Basta solo volerlo. Dal Belpaese, intanto, arriva una notizia che stride non poco con queste premesse: in vista del capodanno gli italiani sono pronti a sparare qualcosa come 55 milioni e 800mila botti, bruciando circa 8 euro per ogni colpo. Una cifra immensa, a dispetto del caro vita e della crisi economica; milioni di euro in fumo per una semplice e banale tradizione.
Eppure nulla viene mai a caso perché dai botti può nascere una splendida opportunità che affonda le proprie radici nel paradosso della rinuncia. Perché per un anno si possono mettere al bando colpi e mortaretti e salutare il 2004 con un gesto di solidarietà, devolvendo lequivalente della propria spesa pirica, alle popolazioni colpite dal maremoto.
È questo lauspicio del nostro portale, una provocazione che può tradursi in realtà. Ci state? Siete convinti? Allora perché non esprimere la vostra generosità, sostenendo lintervento umanitario del Papa?
Una scelta significativa anche per il suo messaggio di tolleranza e di sostegno a popolazioni di cultura e religione diverse dalle nostre. Il procedimento è molto semplice, tramite un versamento sul conto corrente postale n. 603035 intestato a Pontificio Consiglio Cor Unum - 00120 Città del Vaticano, indicando la motivazione emergenza Asia.
Chi risponderà al nostro appello, contribuirà a costruire per la prima volta un capodanno di silenzio, abitato dalle voci e dalle storie di quanti attraverso una piccola rinuncia troveranno una mano tesa. (Fonte: www.korazym.org/news1.asp?Id=10927)
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29/12/2004
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