Dal segretario del circolo di Rifondazione Comunista "Dino Frisullo" riceviamo e pubblichiamo un comunicato a firma del segretario Luca Silenzi.

 

"Siamo convinti che ai cittadini di Montegranaro interessi poco il chiasso di questi giorni e anche noi ci rammarichiamo che una buona proposta naufraghi fra le polemiche di bottega. Anzi rileviamo che negli ultimi interventi sulla stampa invece di affrontare l’argomento si preferisce polemizzare con argomentazioni personali, quasi a voler screditare chi in questo momento ha voglia di andare oltre la decennale politica della critica a oltranza.

 

E’ bene perciò puntualizzare alcuni passaggi per chiudere definitivamente questa pagina.

 

Al neosegretario DS Granatelli, vista la sua freschezza, consigliamo di non gettare benzina sul fuoco con le solite accuse rivolte a Beverati ormai da un decennio e che pare non siano comprese neppure dai simpatizzanti del suo stesso partito visto che una gran parte di essi lo ha scelto a rappresentarli in Provincia!

 

Siamo convinti che come rappresentante di una istituzione superiore a quella comunale Beverati continuerà a dare voce a tutta la sinistra montegranarese e del territorio.  Per noi l’unità del centrosinistra e di tutte le forze migliori della città è il primo degli obiettivi da perseguire. Unità che abbiamo visto confermata dal sostegno trasversale al nostro candidato in provincia.

 

Forse Beverati e questa nostra giovane esperienza di Circolo, sono riusciti a rappresentare la sintesi spontanea delle varie anime della sinistra veregrense, superando vecchi rancori stantii che hanno avvelenato la politica di Montegranaro.

 

Non è un caso che la sinistra di Montegranaro sia giunta ai minimi storici. Nella debacle elettorale è evidente non tanto la rimonta o la caduta di questo o di quel partito (le classifiche a noi non interessano) ma l’indicazione del popolo della sinistra sulla direzione in cui muoversi.

 

Leggendo i giornali in questi giorni pare invece che per i vertici dei partiti del centrosinistra, le elezioni non si siano mai svolte; dispiace constatare che mentre l’elettorato prende atto delle differenze politiche e culturali in campo con chiare espressioni di voto, la classe dirigente sia sorda e indifferente.

 

Ora a noi sembra che questa livida sordità si sia trasformata in un vero e proprio “agguato” in consiglio comunale al nostro consigliere Beverati. Se infatti l’accussa mossagli (tralasciando altre e più basse insinuazioni) è stata la mancanza di comunicazione, si deve ricordare che per comunicare bisogana essere in due. Se tanta era l’ansia di conoscere le proposta ed entrare nel merito perché attendere il Consiglio per avere spiegazioni? Perugini e Branchesi erano sicuramente a conoscenza della proposta, tra l’altro discussa nell’apposita commissione consiliare la settimana precedente il consiglio. Pare proprio che si sia voluto spegnere sul nascere un nuovo modo di fare politica; il teorema del “lasciamoli cuocere col loro brodo” non paga e non ha pagato.