Cari lavoratori,

il mese di dicembre è un mese “festaiolo” che coinvolge tutti, il mondo del lavoro rallenta i propri ritmi, ma nel nostro caso non è così.

Nella sanità i pazienti e le esigenze nelle corsie non hanno tregua e rallentamenti, anzi in alcuni settori i carichi di lavoro aumentano.

Questa è la nostra realtà e ne siamo consapevoli, ma non accettiamo che chi “tiene il timone” pensi che si possa fare a meno di 20 operatori socio sanitari e 6 infermieri per tutto il mese di dicembre e oltre.

Dopo i proclami e promesse (sulla stampa locale) di qualche mese fa, da parte della direzione generale e del suo “entourage” su una sanità locale di rilancio e investimenti con garanzie per tutti (servizi, reparti, degenti e lavoratori), oggi si passa ad un blocco delle assunzioni a tempo determinato del personale nelle corsie per questioni di bilancio.

Egregio direttore generale, il “bilancio” non assiste il malato, né aiuta il personale di assistenza nelle corsie.

Fare “cassa” sul personale necessario per assistere il malato non porterà lontano questa azienda, e certo non sarà colpa dei lavoratori.

Siamo sconcertati, quando si parla di controllo di bilancio, nella nostra Zona vengono inviati continuamente direttori “ligi alle logiche regionali” capacissimi nel tagliare e assestare i bilanci, risparmiando sul personale di assistenza diretta, mentre le Zone vicine continuano ad assumere senza sosta.

La Funzione Pubblica Cgil non accetterà questa “sciagurata” scelta e utilizzeremo tutti gli strumenti per evitare una caduta verticale della qualità assistenziale, nelle corsie, nelle attività ambulatoriali, residenziali e domiciliari.