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Approvata la proposta di legge per lo sviluppo sostenibile e il governo del territorio

| ANCONA - Modesti: "Coronato di un lavoro intenso durato alcuni anni e che a livello tecnico ha visto il coinvolgimento di molteplici competenze e soggetti "

“La  proposta di legge”norme per lo sviluppo sostenibile e il governo del territorio” approvata dalla Giunta regionale è il coronamento di un lavoro intenso durato alcuni anni e che a livello tecnico ha visto  il coinvolgimento di molteplici competenze e soggetti (i vari Servizi della giunta regionale, mondo accademico, rappresentanti delle libere professioni, ecc)”.

E’ il commento dell’assessore alla pianificazione territoriale e urbanistica Cataldo Modesti al termine dell’illustrazione del disegno di legge ai colleghi del governo regionale.

“Mi auguro – ha poi sottolineato l’assessore - che il Consiglio regionale approvi tale legge prima della fine della legislatura. Sul piano delle rappresentanze sociali e istituzionali si è registrata l’adesione convinta del Comitato Economico Sociale e della Conferenza regionale delle Autonomie Locali. L’ultima occasione di confronto è stata il convegno promosso dall’Istituto nazionale di urbanistica il 2 dicembre scorso ad Ancona. Un appuntamento di rilievo che ha apportato  un fattivo contributo anche nel merito della proposta.
Questi, in sintesi, i punti qualificanti e più innovativi della proposta di legge rispetto alla normativa vigente.

In primo luogo si punta ad instaurare una vera collaborazione interistituzionale tra Regione, Province e Comuni. Ciò può avvenire  favorendo le sedi delle Conferenze di pianificazione  e gli Accordi territoriali.

Importante  è la previsione che in sede di adozione  dei vari piani gli enti competenti  possano proporre modificazioni agli strumenti di pianificazione sovra ordinati e sotto ordinati.
L’assenso degli enti interessati  comporta la variazione dei rispettivi piani.
E’ introdotto il principio della perequazione urbanistica quale strumento utile al perseguimento di piu’ risultati : equo trattamento fra i proprietari di immobili ; riqualificazione urbana  del territorio; dotazione per i comuni di aree e spazi per funzioni di pubblica utilità.

Di rilievo è anche la previsione della perequazione intercomunale onde evitare che gli interventi previsti in un comune portino benefici allo stesso, ma arrechi inconvenienti  al comune limitrofo.
L’attuale Piano regolatore generale è superato con l’introduzione di due nuovi strumenti: il Piano strutturale quale strumento di pianificazione urbanistica generale con riguardo a tutto il territorio comunale che delinea le scelte strategiche ; il Piano operativo, che individua e disciplina gli interventi da realizzare nel periodo di tempo corrispondente al mandato amministrativo.
E’ previsto il superamento dell’attuale Regolamento edilizio tipo con l’introduzione del Regolamento urbanistico e edilizi: i comuni avranno piu’ autonomia, mentre la Regione si limiterà a fornire criteri ed indirizzi per garantire requisiti minimi.

Sono rafforzati gli attuali strumenti della partecipazione e informazione da parte dei cittadini  e delle associazioni nelle procedure di definizione dei vari piani.

E’ istituito l’Osservatorio regionale del territorio con la finalità  di realizzare e aggiornare le cartografie di base e di favorire la conoscenza e la diffusione delle informazioni .
E’ stata operata la scelta di una riforma  graduale per non creare scossoni, determinare una lunga fase di incertezze e non appesantire  l’attività e i bilanci degli enti locali. In tale ottica restano invariati  i piani regionali e provinciali (Piano paesistico ambientale regionale, Piano di inquadramento territoriale e Piano territoriale di coordinamento) mentre per i Comuni sono introdotte tempistiche ragionevoli e differenziate. I Comuni con oltre 15 mila abitanti  hanno 5 anni di tempo per adottare i Piani strutturati e i 2 successivi per i Piani operativi. Gli altri comuni possono fare altrettanto negli stessi tempi, mentre devono farlo dopo sette anni.

“Parallelamente  a questo disegno di legge – ha infine affermato Modesti - sono stati approvati  dalla giunta regionale altre proposte di  legge o atti amministrativi  prossimi all’approvazione  definitiva da parte del Consiglio regionale : riqualificazione urbana , riforma  dell’edilizia residenziale pubblica  e piano casa. Un pacchetto complessivo di provvedimenti, normativi e finanziari, che daranno impulso all’attività urbanistica ed edilizia. L’auspicio è di poter avviare un nuovo corso che si caratterizzi  più per la qualità che per la quantità; che punti sulle trasformazioni e sul recupero (soprattutto delle periferie urbane) e non sull’ulteriore e spesso ingiustificato consumo di territorio; che presti più attenzione alla qualità di vita nei nostri centri.”   

11/01/2005





        
  



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