La manifestazione BEA, per l’enogastronomia e l’artigianatao, Picenia, come vetrina della nostra cultura e la talassoterapia come input alle amministrazioni per un rilancio turistico, questi i tre punti focali di cui parla Marco Calvaresi, presidente del Consorzio Turistico “Riviera delle Palme”, che porterà avanti nel 2005, con due tasselli in meno, il comune di Cupra Marittima che nei mesi scorsi ha deliberato il recesso dalla società consortile e il consorzio “Parco Piceno”.

 

“E’ stata una situazione che mi ha addolorato, di cui prendo atto, il problema è da qualche anno a questa parte, prima della mia presidenza, comunque sintetizzo dicendo che è politico”

 

“Sul futuro del Consorzio aspetto delle risposte chiare dal C.d.A. il prossimo 27 gennaio. Se ci sarà la voglia di andare avanti sarò a disposizione dei soci, se mancherà la fiducia, ognuno si prenderà le proprie responsabilità”.

 

“Confermo quello che ho detto, ha sempre respirato l’aria del turismo e con lui si aprirà una nuova strada per conciliare gli interessi degli albergatori e del consorzio. Abbiamo avuto qualche chiacchierata informale e c’è apertura per accordi, ed evitare polemiche”

 

“La collaborazione ci sarà sempre, abbiamo bisogno della città di Ascoli, città ricca di storia arte e cultura che può essere un valore aggiunto per i nostri turisti. Il problema è che Ascoli Piceno ha vissuto un turismo di riflesso della Riviera delle Palme, non ha un turismo proprio che andrebbe a beneficio del nostro”.

 

Vengono fuori alcuni dati inequivocabili.”Ascoli nel 2003 – continua Calvaresi - ha avuto 61.691 presenze contro 1.040.280 di presenze della Riviera, è evidente a questo punto il motivo della separazione per cause economiche, stessi contributi e una grande speculazione”.

 

“Dobbiamo dare un progetto nuovo a questo turismo, di questo passo andremo in un periodo di abisso e per evitare questo e dare nuova linfa vitale il consorzio ha 3 progetti cardine, la BEA, per l’enogastronomia e l’artigianato insieme all’AIS, VINEA, Slow Food, CNA, Camera di Commercio e alle scuole, poi “Picenia”, una vetrina della nostra cultura, oltre al nuovissimo discorso della talassoterapia per dare input alle amministrazioni nella proposta di nuovi servizi al turista.”

 

“La fase dell’approssimazione e dell’improvvisazione, deve fare marketing non solo il privato ma anche l’amministrazione, tante le problematiche crescenti; l’economia e il mercato si muovono più veloce degli enti e delle amministrazioni, che arrivano in ritardo, quando già è avvenuto il cambiamento”.

 

“Ci siamo arrivati per esclusione, non potendo competere con località alla moda come la Costa Smeralda, Riccione…abbiamo capito che era importante riscoprire l’essenzialità della vacanza balneare che creò il boom degli anni 60-70, e dei benefici che essa comportava. Questo nuovo discorso, comporterà una riqualificazione alberghiera più in linea con le esigenze turistiche e la nostra Riviera diventerà un centro benessere all’aperto.”

 

“Un centro termale all’ex Gill di supporto a tutte le strutture alberghiere e questo attraverso la depurazione dell’acqua marina arricchita con elementi essenziali. Questa proposta sarà da input all’amministrazione alla quale verrà chiesto un piano urbanistico particolareggiato, volumetria per l’aumento di servizi e la creazione di un centro benessere a supporto dell’offerta turistica.

 

In conclusione Calvaresi ripercorre la storia della nostra Riviera e parla di rivoluzione, come quella che fu dei nostri antenati; Secondo Moretti e il primo grande viale turistico, Luigi Onorati con il lungomare a una carreggiata di 30 m.