L’intervento del Consigliere Provinciale dei Ds Donzelli sul Piano Regolatore induce ad alcune riflessioni non già sul modello di sviluppo  e sulla “filosofia” urbanistica che non possono essere, come è giusto che sia, uguali per il Centro Destra e per il Centro Sinistra oppure sulle questioni squisitamente tecniche anche se sono state dette delle inesattezze, bensì su due affermazioni che palesemente si contraddicono a vicenda.

Dice Donzelli:”….si calcola che le osservazioni (accolte dal Centro Destra e che sarebbero la causa del ritardo del Piano Regolatore) sono quasi una per ogni condominio della città……”.

Bene, se le osservazioni al piano Regolatore altro non sono che una bocciatura del Piano stesso da parte del privato, significa che ogni condominio della città ha bocciato il Piano Regolatore approvato dal Centro Sinistra nel 2000.

Continua il Consigliere Donzelli:”….il Piano originale approvato nel 2000 (dal Centro Sinistra) aveva visto un’ampia partecipazione democratica….”

Ora, se pure indirettamente, lo stesso Donzelli afferma che ogni condominio della città ha bocciato il Piano, non sembrerebbe un tantino esagerato parlare di un’ampia partecipazione dei cittadini?

Forse allora l’ampia partecipazione è riferita ai Consiglieri Comunali? Anche qui non credo si possa definire ampia la partecipazione dei Consiglieri all’Approvazione del Piano Regolatore nel 2000.

Poiché è vero che il tempo aiuta a dimenticare, sarà il caso di ricordare che nel 2000 il Piano Regolatore è stato approvato dal Centro Sinistra con il voto di soli 10 Consiglieri Comunali su un totale di 30 Consiglieri e che un Consigliere Comunale dello stesso Centro Sinistra all’epoca, aveva chiesto l’istituzione di una Commissione di indagine sulla gestione del Piano Regolatore.