Erotopægnia, “scherzi d’amore”… ma si può scherzare con Amore? Chiediamolo agli antichi, con un viaggio nel tempo all’indietro di oltre duemila anni. Erotopægnia è poco più di un titolo che l’antichità ci ha lasciato (Levio, I sec. a.C.), quasi una remota leggenda letteraria di cui nulla, fuorché la fama, ci è pervenuto.  Uno “scrigno” vuoto, dunque, che l’autore Pietro Zambito, ha immaginato di riempire raccogliendo alcuni tra i fiori più belli della poesia erotica antica; erotica nel senso primigenio del termine: quello meramente amoroso.

Ci viene dunque offerto un delicato divertissement, un dialogo d’Amore e su Amore, che ora indulge ai toni accorati e passionali di Catullo e di Saffo, ora a quelli disincantati di Properzio e di Ovidio. Gelosia e tenerezza, passione e tormento, speranza e disinganno, infedeltà e devozione: ecco l’eros a tutto tondo sulla bocca degli antichi, che sfidano il tempo e sono ancora in grado di commuovere, divertire, inquietare i contemporanei.
La regia, dal taglio decisamente affabulante, e con alcune pregnanti scelte simboliste, è di Margherita Biruschi, non nuova alle trasposizioni in teatro di lavori di ricerca delle arti letterarie e figurative, e praticamente una specialista del “teatro da camera”.
           
A completare il tema dieci artisti affermati ed emergenti esporranno nella sede loro opere ispirate al testo teatrale e all’argomento degli “Scherzi d’amore”. In ordine alfabetico: Carla Abbondi, Mariella Ciammella, Patrizia di Ruscio, Maria Pia Funari, Vissia Lucarelli, Michela Mancinelli, Patrizia Pasquini,Teo Tini, Pierluigi Savini, Ciro Stajano, Ferdinando Vita.

Promossa dalla Società Operaia di Fermo, recitano Giulia Scalpelli e Christian Chiodi.
Gli spettacoli  si terranno nelle serate del 4-5-6 Febbraio alle ore 21,15 nella SEDE “Di tutti..di nessuno” in via Mameli n°45 a Fermo, presso “Ospedale delle donne povere”,  di fianco la chiesa di San Francesco.

(in allegato depliant  e manifesto)