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Il punto sulla cooperazione: una costante crescita per un settore che guarda al futuro

| ANCONA - La quarta conferenza sulla cooperazione, che si tiene ad Ascoli Piceno venerdì 28 gennaio rappresenta un’occasione di riflessione su un comparto che mostra segni di vitalità.

La quarta conferenza sulla cooperazione, che si tiene ad Ascoli Piceno venerdì 28 gennaio rappresenta un’occasione di riflessione su un comparto che mostra segni di vitalità, come confermano i dati contenuti in una pubblicazione curata dal Servizio regionale competente. L’appuntamento è stato infatti accuratamente preparato con l’apporto determinante delle centrali cooperative, incrociando le informazioni che vengono da diverse fonti statistiche e dai Centro Studi.

“Una crescita e dinamismo che sono ormai consolidati e iniziano negli anni ’70 – sottolinea l’assessore Cataldo Modesti - con incrementi significativi nel numero delle imprese, degli associati e degli occupati. Gli occupati, in 10 anni, sono cresciuti di oltre il 50%. Per questo, come Regione abbiamo messo in campo una politica di sostegno al settore e di riordino legislativo, che già ha prodotto buoni risultati. Politica che trova il confronto continuo con le centrali cooperative, che svolgono un grande lavoro sul  fronte dell’associazionismo, aggregando oltre il 60% delle cooperative.

Si può affermare – aggiunge - che la cooperazione marchigiana è un settore moderno e che guarda al futuro e, per i suoi valori mutualistici, rappresenta un elemento strategico nello sviluppo solidale della comunità marchigiana.”

LE CIFRE DELLE MARCHE

Prendendo in considerazione un lungo periodo (1971-2001), emerge che il  totale delle imprese cresce dell’82.6% contro il 549.7 delle cooperative. Il totale degli addetti aumenta dell’85.2% e, nelle cooperative, del 400.7%.

Dati che vengono confermati nell’ultimo periodo (2001-2003): le società cooperative iscritte ai Registri prefettizi, nel 2003, sono 2.049, crescendo di 138 unità. 282 sono quelle sociali. La provincia più cooperativa è di gran lunga Ancona, seguita da Ascoli Piceno, Pesaro-Urbino e Macerata.

La realtà associativa raggiunge le 200 mila persone, dato sottostimato se si considera che molte cooperative associano produttori e imprese.

I dipendenti circa 14 mila, con una crescita del 56% rispetto al 1994.

Le cooperative attive sono 1.537, di cui 343 con la sede nei territori delle Comunità Montane.

Quindi una tendenza costante per società attive, numero di occupati e soci. La nuova occupazione interessa soprattutto giovani e donne, con livelli medio-alti di istruzione.

I settori “più cooperativi” sono: servizi socio-sanitari, ambientali, educativi; servizi alle imprese, informatica; agricoltura-selvicoltura; attività immobiliari; commercio; attività manifatturiere.

FONDI A FAVORE DELLA COOPERAZIONE

Analizzando il periodo 1999-2004, complessivamente, lo stanziamento regionale a favore della cooperazione è passato dal milione e mezzo di euro agli oltre 7 milioni per complessivi 20 milioni e mezzo, dove i fondi regionali sono circa 16 milioni. Inoltre, dal 2000 al 2004 sono stati finanziati 118 progetti di nuove cooperative con una occupazione prevista di oltre mille unità, impegnando circa 4 milioni di euro.

QUADRO LEGISLATIVO

Una politica organica sulla cooperazione inizia con la conferenza regionale del 1999. Da segnalare in questo percorso: il Patto per lo Sviluppo; la l.r. 4/99 e la l.r. 5/2003. A queste vanno aggiunte la regionalizzazione della L 49/85 titolo I “Marcora”, con la scelta operata dalla Regione del mantenimento delle risorse e della costituzione del Foncooper Marche, e le leggi regionali a sostegno di settori cooperativi specifici, come per la cooperazione sociale (l.r. n.34/2001) e  la cooperazione rurale, la cui proposta è in attesa di approvazione da parte del Consiglio Regionale.

22/01/2005





        
  



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