Il D-Day di Rimini non è andato come si sperava,almeno non è andato come speravano i tifosi rossoblu. Perché? Perché  per chi era andato in riviera solo per lo spettacolo non è stato certamente deluso. Rimini-Samb è stata una bella partita:frizzante nel gioco,emozionate per le occasioni da rete, estetica al punto giusto per gli schemi di gioco. Purtroppo per gli sportivi,diciamo pure per i tifosi,anzi proprio per dirla tutta, per noi tifosi contano i punti. Meglio, contavano. E non è andata per il  verso giusto. Rimini 3 e Samb 1.

Casa aveva  il Rimini che non aveva la Samb ? Tanto per cominciare un pizzico di fortuna,per la cui mancanza abbiamo pagato un conto…Salati. Ma certo, è una battuta, tanto per significare che anche l’arbitro Salati e le sue propaggini laterali una mano al Rimini l’hanno data. Eccome! Che ne diciamo del secondo gol del Rimini? Muslinovic era o non era in fuori gioco?

Il  Calcio di rigore, giunto a proposito nel momento in cui i padroni di casa stavano soffrendo le pene dell’inferno, c’era? Non lo sapremo mai ,anche perché la serie C1 non può permettersi 38 telecamere come una  seria A sotto l’effetto drogato del digitale. Poi cosa altro è mancato? Qualcuno,per esempio,che fosse riuscito ad insaccare quel maledetto pallone dentro la rete. Alberti ha fatto dei miglioramenti ma ancora manca qualcosa perché abbia la capacità  arrivare puntuale all’appuntamento con i palloni invitanti.

Eppoi oggi, nel momento  stingente della gara, si è sentita la  mancanza dello sgusciante e mobile Martini.

Infine, la lingua batte dove il dente duole, le solite ingenuità della difesa. Subire due gol in 13 minuti (16° e 29°), di cui uno in copia conforme all’originale sono un primato negativo non da poco e fanno pendant con i gol  presi  con il Giulianova e il Foggia, senza andare troppo indietro nel tempo.

Che dire? La difesa è in crisi? Per come ha giocato dire di no,però non si può rimanere fermi ad aspettare che il guardialinee alzi la bandierina e lasciare che Muslinovic vada comodamente sul fondo a crossare e, soprattutto,  non si può rimanere imbambolati a guadare la  palla che sfila davanti alla porta mentre Ricciuti,per due volte, prende tutti sul tempo e infila in rete.

Comunque la Samb è viva. Sul doppio vantaggio del Rimini  tutti si aspettavano un crollo psicologico dei rossoblu,invece c’è stata una reazione caratteriale notevole,poi , dopo la rete di Zanetti (39°), su azione di calcio d’angolo,ed in particolare nel secondo tempo,addirittura il Rimini ha avuto molta difficoltà nell’ organizzare il suo gioco. Ed infine ,anche dopo il terzo gol,questa Samb non ha mai mostrato segni di demoralizzazione andando più volte vicino al gol.

Inutile piangere sul latte versato. E’ andata male,anzi per chi non ha visto la partita sembra quasi che il Rimini, con il 3-1, abbia vinto senza sforzarsi molto,in realtà ha fatto più gioco la Samb che non il Rimini.Però nel calcio non si vince ai punti come nel pugilato,bisogna metterla dentro ed evitare di prendere gol balordi. Tutto il resto è…noia.

Considerazioni finali dell’ottimista. Il quinto posto è ancora a portata di mano,la grinta c’è, il gioco anche , nonostante le assenza. E allora dai, torniamo a macinare punti come ai bei tempi.