In questi cento anni la banca è cresciuta e si è rafforzata nel territorio grazie a tutti gli amministratori che si sono succeduti: lo slogan del movimento “differenti per forza” ha radici lontane perché la storia del Credito Cooperativo è stata fatta da uomini pionieri ed utopisti che fin dalla costituzione hanno inteso fare banca in modo diverso.

Così il presidente della Banca di Credito Cooperativo di Ripatransone, Michelino Michetti, ha voluto sintetizzare i cento anni di storia dell'azienda di credito ripana, festeggiata dinanzi ad una folla molto nutrita di cittadini e soci, oltre che di autorità, aggiungendo che da quando la Cooperazione del Credito ha fatto il suo ingresso nella cittadina ripana, nonostante i tanti cambiamenti intervenuti, nessuno ha dimenticato i valori che hanno costruito la storia della Banca e che costruiranno il suo futuro.

E, proprio a dimostrazione di quanto il rapporto tra la Banca e il territorio sia saldo, nel corso della serata le associazioni ripane che operano in vari settori a favore della Comunità locale, provinciale e regionale, a ricordo dell’avvenimento hanno voluto omaggiare la Banca di una pregevole opera in alabastro dello scultore Sergio Tapia Radic, come segno di gratitudine per la costante attenzione e il sollecito sostegno ricevuti nel corso dei decenni dall’istituto di credito.

Alla celebrazione del centenario erano presenti Paolo D’Erasmo, Sindaco di Ripatransone, Mons. Gervaso Gestori, Vescovo della Diocesi di San Benedetto del Tronto, Ripatransone e Montalto, Luciano Agostini, Assessore al Bilancio della Regione Marche, Massimo Rossi, Presidente della provincia di Ascoli Piceno, Bruno Fiorelli, Presidente della Federazione Marchigiana BCC e vice presidente nazionale dell’Iccrea e Ubaldo Maroni, Assessore provinciale,  all’evento erano inoltre presenti Giuseppe Piersanti, Direttore della Banca d’Italia di Ascoli Piceno, Silverio Dorsi, Direttore della Federazione Marchigiana BCC, Pietro Giuseppe Colonnella, Direttore della BCC di Ripatransone.

L'evento, lungi dall'essere stato esclusivamente celebrativo,ha rappresentato un importante momento di riflessione sul rapporto delle banche di credito cooperativo con il proprio territorio di riferimento.