La coppia è in crisi, scoppia e chi ne risente più delle volte è il minore che di fronte ad una separazione ed ad un affidamento esclusivo ad uno dei genitori si trova diviso nella divisone.

I figli hanno esigenze diverse e desiderano la presenza di entrambi i genitori anche in seguito ad una separazione o ad un divorzio; per colmare questa lacuna legislativa una proposta arriva dal prof.Marino Maglietta, docente universitario, presidente dell'associazione "Crescere Insieme", noto a livello nazionale per il suo impegno per l'effettivo esercizio della bigenitorialità nelle coppie separate e promotore delle iniziative legislative in favore dell'affidamento condiviso.

L’incontro con il prof. Maglietta è avvenuta all’Hotel Calabresi su iniziativa del Rotary Club di San Benedetto che – come ha spiegato il presidente del Club  Manrico Urbani, insieme al segretario Avv. Gabriella Ceneri e il direttore esecutivo della commissione distrettuale del Rotary Marche, Abruzzo, Molise, Albania, Umbria Massimo Lupo-“E’ attento alle problematiche sociali che investono il paese, non ultimo, quello relativo alle separazioni e agli affidamenti”.

 

Per avere un’idea dell’entità del fenomeno della separazione e dell’affidamento, si possono consultare i risultati di una ricerca svolta dall’Istat nel 2000 dal titolo Separazioni, divorzi e provvedimenti emessi. Questa ricerca mostra che nel 2000 ci sono state 49.054 separazioni e 22.667 divorzi di coppie coniugate con figli avuti durante l’unione. Il numero delle separazioni con almeno un figlio affidato è stato di 35.173 (pari al 48,9% del totale delle separazioni), mentre quello dei divorzi è stato di 13.631 (36,3% del totale dei divorzi). È interessante notare che le percentuali di separazioni e di divorzi con almeno un figlio affidato sono più alte al Sud (rispettivamente 56,9% e 44,5% del totale) rispetto al Nord (45,3% e 33,6%).

Il testo unificato della proposte di legge del prof. Maglietta prevede la modifica dell’art. 155 del Codice civile. Se la legge venisse approvata, ci sarebbero importanti cambiamenti nelle pratiche di affidamento dei figli in caso di separazione o divorzio dei genitori.

L’affidamento condiviso, infatti mantiene distinti i ruoli e le competenze, come avviene spesso anche nella famiglia unita, con un impegno minore dalla coppia separata. In sostanza, infatti, si crea una sorta di relazione triangolare nella quale al figlio si riconosce il diritto e si dà la possibilità di interagire separatamente con ciascuno dei genitori, mentre la relazione tra essi resta facoltativa.

”La Ratio - come spiega Maglietta- arriva dall’esperienza francese dove dal 93, entrambi i genitori hanno la potestà sui figli, anche in caso di separazione o divorzio. Il giudice deciderà, in funzione degli interessi dei figli, l’affidamento esclusivo ad uno dei due genitori che ne faccia richiesta. Anche in questo caso, non verrebbe preclusa la possibilità all’altro genitore di visitare od ospitare il figlio.”

 

Per quanto riguarda la gestione economica? Entrambi gli ex coniugi saranno chiamati a contribuire in base alla propria disponibilità. Sarà l’Istat con specifiche tabelle sui costi della vita dei figli a fornire parametri di riferimento partendo dai diversi redditi familiari.

”Un altro punto importante della nuova legge- sottolinea la Ceneri- è rappresentato dal mediatore, figura professionale che subentrerà in caso di conflitti in modo da trovare possibili accordi, questo a differenza dell’avvocato attento all’esigenza dei diritti penserà ai soli bisogni della coppia”.