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Il Candidato Spacca, tra servizi, infrastrutture e Gay

| ANCONA - Sono queste le indicazioni dei cittadini emerse ieri ad Ancona nel corso dell'ultimo appuntamento della campagna di ascolto intrapresa dal candidato della Gad alla presidenza della regione Marche Gian Mario Spacca.

Più infrastrutture, servizi sanitari e assistenza domiciliare per gli anziani, asili per i bambini ma anche più diritti per i gay. Sono queste le indicazioni dei cittadini emerse ieri ad Ancona nel corso dell'ultimo appuntamento della campagna di ascolto intrapresa dal candidato della Gad alla presidenza della regione Marche Gian Mario Spacca. E mentre sulle prime questioni le risposte sono scivolate lisce, sull'omosessualità non è mancato qualche imbarazzo. Va rilevato innanzitutto che il tema delle coppie di fatto, per la prima volta, nella storia delle elezioni regionali, è diventato nodo centrale del dibattito politico riproponendosi in diverse occasioni d'incontro del centrosinistra come per esempio al congresso regionale dei Ds. Ieri Spacca ha cercato di rispondere senza urtare troppo la sensibilità di quella parte dell'elettorato cattolico che la Margherita rappresenta. Il risultato è stata una presa di posizione di apertura, ma abbastanza generica rispetto alle precise richieste avanzate dalla presidente del Circolo Arcigay-Arcilesbica Caleido di Ancona Barbara Iaconi.

«Nei cinque anni di governo dell'Ulivo - e quindi amico - e anche ora che ci prepariamo ad un'altra battaglia elettorale non riesco a vedere - ha detto Iaconi - una proposta concreta e condivisa dai partiti della coalizione sui diritti civili degli omosessuali. Non si parla di una legge regionale contro le discriminazioni, né tantomeno del riconoscimento delle coppie di fatto. Istituire i patti civili di solidarietà - ha aggiunto - non significa mettere in discussione il concetto di famiglia previsto dalla Costituzione. Né vuol dire sminuire la famiglia di tradizione cattolica. Significa invece riconoscere il diritto di decidere le cure per la propria compagna in caso di necessità, significa detrazioni fiscali, tutela del lavoro, diritto alla casa popolare. Cose che voi date per scontate e che io, nonostante paghi le tasse, posso solo sognare. Debbo avvisarvi - ha concluso - che i tempi in cui ci si tappava il naso e si votava sono finiti. Chiediamo alla sinistra più coraggio».

Di fronte alle richieste precise e dirette, Spacca non ha potuto glissare:«In questa campagna d'ascolto - ha detto - ho incontrato molte persone che mi hanno posto la domanda sulla questione omosessuale. La mia risposta è chiara. Il nostro programma si fonda sulla persona innanzitutto, la sua dignità, la sua valorizzazione sia come singolo che nelle formazioni sociali. Il diritto di cittadinanza inerisce la persona stessa ed è quindi evidente che gli omosessuali non possono essere oggetto di alcuna discriminazione. Comprendo bene - ha continuato - le condizioni di difficoltà in cui vivono, le sofferenze che patiscono, il rischio di solitudine. Tutto ciò a causa dei pregiudizi.

E' quindi bene che la condizione dell'omosessualità venga posta alla luce del sole. Credo dunque che tutti avvertano la necessità e l'opportunità anche nella nostra regione, di contribuire ad un reale processo di civilizzazione che porti ad una società più capace di riconoscere e accogliere tutte le espressioni della persona con attenzione, rispetto e solidarietà». Spacca è passato poi all'illustrazione delle proprie idee per il governo della Regione: un'amministrazione più semplice e trasparente, regole chiare per le autonomie locali, un'apertura al contributo delle imprese in termini di risorse e competenze, una concertazione non formale, una politica fiscale equa, un contenimento della spesa per ridurre il debito, un sistema sanitario pubblico, la modernizzazione del sistema di piccole e medie imprese, la valorizzazione della ricerca scientifica e dei processi di internazionalizzazione. (fonte Gay News)

31/01/2005





        
  



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