Cerca
Notizie locali
Rubriche
Servizi

Il Granchio delle mangrovie

| Prelibatezza della tavola nel Sud della Thailandia e nelle altre aree di mangrovie a Sri Lanka, India e in tutta la regine tropicale dell’Indo Pacifico.

di Renato Novelli

Si conclude  "il viaggio" del Prof. Novelli nella  zona colpita dalla Tsunami

Il granchio delle mangrovie, in Inglese Meder’s Mangrove crab (Sesarma mederi), abita in prevalenza nei fondi piatti, fangosi e ricchi di sostanze nutritive delle maree nelle foreste di mangrovie, ma si spinge anche all’interno dei canali della foresta.

La popolazione è particolarmente abbondante. Si nutre dei detriti e svolge una funzione chiave nell’equilibrio della foresta acquatica. Se non ci fosse questa sterminata quantità di granchi a raccogliere e mangiare foglie cadute, scheletri di frutti, insetti morti, alghe marine, cadaveri di piccoli pesci, molluschi e crostacei, le mangrovie sarebbero ridotte ad un ecotopo putrido, male odorante campo di decomposizione di materia organica.

Questo processo consumerebbe lo scarso ossigeno disponibile nell’acqua e le mangrovie non potrebbero svolgere il compito di vere e  proprie incubatrici della vita marina. Il “Meder’s crab”, è una delle tante specie di granchi che popolano le mangrovie, ma forse il più importante da un punto di vista alimentare. Viene usato come cibo da quasi tutti gli animali delle mangrovie, dall’uccello Pitta, ai macachi detti mangiatori di granchi, alle scimmie, alle lontre della palude fino agli uomini. Il granchio delle mangrovie è considerato un nutrimento d’occasione per i marinai che approdano affamati o per chi è in giro nella foresta per lavoro. Ma è anche una prelibatezza della tavola nel Sud della Tailandia e nelle altre aree di mangrovie a Sri Lanka, India e in tutta la regine tropicale dell’Indo Pacifico.

La Federazione dei piccoli pescatori della Tailandia (più di 90 villaggi affiliati nelle sei province colpite dal maremoto), già negli anni novanta, aveva iniziato una commercializzazione non solo locale dei granchi catturati con sistemi tradizionali e sostenibili. Il più  comune consiste nel catturare il granchio con trappole orizzontali di rete su un’armatura di legno. Nella bassa marea, quando l’acqua si ritira, il granchio vi rimane impigliato e viene semplicemente raccolto anche con le mani.

08/02/2005





        
  



4+1=

Altri articoli di...

San Benedetto

12/10/2022
Studenti omaggiano il Milite Ignoto (segue)
10/06/2020
Samb: Serafino è il nuovo presidente! (segue)
27/01/2020
Istituto Professionale di Cupra Marittima: innovazione a tutto campo. (segue)
25/01/2020
Open Day a Cupra Marittima, al via il nuovo corso Web Community – Web Marketing (segue)
19/01/2020
GROTTAMMARE - ANCONITANA 1 - 3 (segue)
13/01/2020
SAN MARCO LORESE - GROTTAMMARE 1 - 0 (segue)
10/01/2020
UGL Medici:"Riteniamo che gli infermieri e i medici debbano essere retribuiti dalla ASUR5" (segue)
10/01/2020
Premiato il cortometraggio intitolato "Sogni di Rinascita- Sibillini nel cuore" (segue)
ilq

Quando il giornalismo diventa ClickBaiting

Quanto è sottile la linea che divide informazione e disinformazione?

Kevin Gjergji