Approvata dal Consiglio la legge forestale regionale
| ANCONA - L'Assessore Luciano Agostini esprime soddisfazione per una normativa che coniuga tutela e sviluppo economico.
Luciano Agostini
La legge forestale regionale, approvata dal Consiglio quasi allunanimità (solo due astenuti), permette alle Marche, prima regione in Italia, di dotarsi di una normativa organica che disciplina lattività boschiva. E inoltre molto significativo che la legge sia stata varata con il pieno consenso delle Associazioni sia agricole che ambientaliste, unadesione giunta dopo iniziali perplessità, resa possibile dal confronto in sede di commissione consiliare competente dove sono state recepite alcune osservazioni avanzate rispetto alla proposta iniziale.
La legge, che regola le azioni e gli interventi diretti allo sviluppo del settore forestale e alla salvaguardia dei boschi, degli alberi e dellassetto idrogeologico del territorio, coniuga due obiettivi fondamentali della politica regionale: la tutela del patrimonio boschivo e lo sviluppo economico legato a questo settore. Uno specifico articolo della legge stabilisce le specie di alberi ad alto fusto (cipresso comune, pino domestico, abete bianco, tasso, agrifoglio, leccio, ecc.) che vengono protetti, sia isolati, in filare o a gruppi. La normativa indica i livelli territoriali di tutela e di rimboschimento allinterno dei quali sarà possibile stabilire anche la programmazione dei tagli dei boschi per alimentare lindustria del legno.
La programmazione degli interventi sarà contenuta nel piano forestale regionale, che la Giunta dovrà predisporre entro un anno dallentrata in vigore della legge. Tale strumento individuerà anche le risorse finanziarie disponibili, i beneficiari, i massimali di aiuto, le spese ammissibili e i soggetti attuatori, nonché le priorità e i criteri per la concessione dei finanziamenti.
Il Corpo forestale dello Stato collabora con la Regione secondo le modalità definite da apposita convenzione tra la Giunta regionale e il suddetto Corpo.
La Regione incentiva la costituzione e lavviamento di forme di gestione associata consortile delle foreste tramite la concessione di un contributo quinquennale. Sono previsti incentivi allimboschimento e alla produzione legnosa nelle zone non montane.
I tagli boschivi sono autorizzati dalle Comunità montane o dalle Province per il restante territorio.
I Vivai forestali possono essere gestiti dallAssam.
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14/02/2005
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