L’avvio del sospirato bando per la vendita della Copop di Porto d’Ascoli sarebbe soltanto una questione di tempi tecnici per la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e la stampa nazionale: procedura richiesta dal ministero delle attività produttive. Lo riferisce uno dei commissari liquidatori, il commercialista di Ancona dott. Ferdinando Franguelli (gli altri due sono gli avvocati Ignazio Abrignani di Roma e Alberto Ranocchiaro di Pescara).

 

La base d’asta si aggira intorno ai 22 milioni di euro. L’incarico di preparare e pubblicizzare il “bando europeo” (dal momento che l’importo della transazione è superiore a 200 mila euro) è affidato al notaio Nazzareno Cappelli di Ascoli.

 

Franguelli nega inoltre che il procedimento in corso da parte della Procura di Ascoli (undici avvisi di garanzia, quattro dei quali ad altrettanti funzionari della Regione Marche) possa avere delle conseguenze, con una versione da colpo di scena: “abbiamo presentato un ricorso contro la contestazione del contributo regionale. La cooperativa aveva diritto a quel contributo. All’origine della vicenda c’è solo un banale errore matematico. Non c’è stata alcuna truffa”.