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Piccole Facoltà crescono.

San Benedetto del Tronto | Mentre si attende l'arrivo della Facoltà di Economia quella di Scienze va a gonfie vele.

di Carmine Rozzi

Prof.Cresci Presidente dei due Corsi di Laurea

E’ nata quasi in sordina. Fu voluta dall’allora Amministrazione più come esperimento che possibile futura realtà . Lo scopo era di vedere se vi erano le premesse per far diventare San Benedetto un futuro Centro Universitario dove gli Atenei Marchigiani  potessero estendere le loro Facoltà nel territorio. Le polemiche non furono poche.  Si opinava, tra l’altro, che la città non disponesse di attrezzature logistiche (vedasi ; edifici, alloggi, infrastrutture) all’altezza. Ci fu persino chi obiettò che una mentalità marinara difficilmente si sarebbe integrata con una universitaria.

Eppure ha trovato casa . A metà strada tra San Benedetto e Porto d’Ascoli, in quella splendida costruzione, quasi avveniristica per i suoi tempi, che fu la ex- colonia estiva di mussoliniana memoria. A circa cinque anni dal suo insediamento, dagli iniziali 35 si è passati agli attuali circa  380 studenti e una ottantina di insegnanti per una sola Facoltà di Scienze con  Corso di Laurea in Biologia e Biologia della Nutrizione. E le iscrizioni aumentano. Già  quest’anno 135 nuove matricole per il primo corso (unico per le due lauree).

Sette sale. E devono bastare per lezioni, letture, ricerche, esercitazioni pratiche, biblioteche, relax e svago. Alcune inadeguate, quella per esercitazioni su microscopi ad esempio. Ogni  volta, data l’esigua disponibilità di spazio, gli studenti sono costretti a prendere e rimettere in bacheca le attrezzature con notevole dispendio di tempo. Ritrovandosi  a stare in gruppi di 4/5 intorno ad un apparecchio. O a dover far pranzo e colazione in una stanza adibita di solito ad incontri e studio. Il tutto assai stretto. 


“ Si, ci sta andando veramente stretto – conferma il Prof.Cresci Presidente dei due Corsi di Laurea - vada per il primo anno dove lo abbiamo “compresso” diventando così unico per  i due Corsi. Ma poi vi sono i secondi e i terzi anni e qui ne servono due ; uno per ogni corso. E per ciascuno un’aula. Il conto è presto fatto.”

L’edificio, allo stato attuale è predisposto per un ampliamento ?
“ Stiamo allestendo, nel seminterrato, un’aula di esercitazione per circa sessanta posti, e un’aula di informatica per circa trenta posti. Questa amministrazione ci ha promesso degli ampliamenti. Il primo sarà ricavato dai locali che la Lega Navale lascerà liberi per via del suo trasferimento.”

San Benedetto possibile futura città universitaria ; anche questa amministrazione ci crede ?“ Tutto lo lascia presupporre . Si sono resi conto della possibilità concreta visto l’incremento annuale degli studenti. E’ una realtà. Con prospettive future importanti. Per esempio, per il terzo anno, alla presentazione del Corso circa il 30% degli studenti provengono da regioni vicine, limitrofe e non. Dal Piemonte, dall’Umbria, dalla Toscana.”

Questo però non è anche dovuto al fatto che non vi sono molti Corsi in Italia (come quello in Biologia della Nutrizione) con questo particolare indirizzo ?
“ E’ vero, ma sta proprio qui la fortunata lungimiranza dell’Università di Camerino e dell’allora Amministrazione che a suo tempo diedero vita al progetto.”

E’ previsto l’arrivo di altre Facoltà sulla scia del promettente inizio di quella esistente ?
“Non direi proprio. Al massimo forse un altro Corso di Laurea. Un’altra Facoltà comporta un’insieme di infrastrutture che richiedono uno spazio qui , a tutt’oggi,  inesistente.”

  E come vedete allora  il prossimo arrivo della  Facoltà in Economia dell’Università di Ancona ?
“L ‘abbiamo sempre visto in modo positivo. Anche quando sono sorti alcuni timori al riguardo. Con il Prof.Gregori  (responsabile del Corso di Economia dell’Università di Ancona) ci siamo trovati d’accordo sul fatto che, vista la totale diversità dei due indirizzi, quello che rimane è la possibilità di ricercare sane sinergie tra le due Facoltà.”

Per chiudere il vecchio " cinque" o il nuovo " tre più due" ?
"Una domanda alquanto difficile. Con il <tre più due> ci si è voluti adeguare agli altri paesi europei cercando di portare i giovani alla laurea nel più breve tempo possibile e far si di integrarli il più presto possibile nei posti di lavoro. Anche perchè le aziende richiedono sempre più, e parlo ad esempio di aziende locali, di giovani con una preparazione professionale a livello di laurea.Io, personalmente non sono molto convinto della sua efficacia. Si rischia, a lungo andare, di diventare una catena di montaggio. Sempre meno <studenti> e sempre più <operai> della laurea."

 Il Prof. Mancini, ricercatore ed insegnante di Fisica , fa notare come l’aumento di studenti significhi, per San Benedetto, una  maggior richiesta di alloggi,  possibilità di convenzioni per alcuni ristoranti della zona, mentre la Prof.ssa Orpiani mette in luce il fatto che , svolgendosi i Corsi nel periodo invernale, questo aiuti a riequilibrare il vuoto, in termini di entrate economiche, lasciato dalla precedente stagione estiva .

Mentre le sinergie universitarie tra Camerino ed Ancona sono ancora in fase di studio quelle tra studenti-insegnati e San Benedetto sembrano già a buon punto. Che poi, agli studenti intervistati,  maschi e femmine, la maggioranza, più che di San Benedetto (di cui si dichiarano tutti entusiasti ) stia a cuore parlare della riforma Moratti  ( e qui non tutti con altrettanto entusiasmo), questo è già un altro discorso.  

24/02/2005





        
  



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