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Fusione tra i Consorzi di Bonifica dell’Aso, Tenna e Tronto

Fermo | Qualche precisazione del Sindaco Di Ruscio.

di Saturnino Di Ruscio*


Mi corre l’obbligo di sottolineare  che tra qualche giorno la Giunta Regionale emanerà il decreto di fusione tra i Consorzi di Bonifica dell’Aso e Tenna e Tronto per una prima riorganizzazione dopo un periodo commissariale di circa 8 mesi, per cercare di sanare un passivo accumulato negli ultimi 2 anni  2003- 2004. Momento questo per cui i Consorzi non hanno potuto piu’ svolgere funzioni idrauliche e   di difesa del suolo, quindi richiedere ai consorziati il   corrispettivo contributo che, per i tre Consorzi ammontava a circa 3 milioni di Euro annui.

Tale situazione debitoria era prevedibile fin dal 2001 ovvero da quando la Regione Marche iniziò un processo legislativo che ha visto assegnate le funzioni anzidette alle Province quindi, l’inibizione per i Consorzi a riscuotere la nota tassa di bonifica a carico degli immobili urbani e agricoli di tutto il comprensorio.

Occorre ricordare che in quel periodo i Consorzi di Bonifica funzionavano in questo modo: tutti pagavano la tassa consortile ricevendo benefici diretti ed indiretti e l’attività svolta dagli stessi, riguardava un ampio spettro d’azione (irrigazione, manutenzione dei fossi, e strade interpoderali), nonché un’azione di riferimento per le progettazioni e la gestione dei progetti stessi, finanziati dal  Pubblico: (che ad esempio per il quinquennio 96-2000   per il Consorzio Bonifica del Tenna, ammontavano ad Euro 10.000.000) originando per le casse dell’Ente il 12% di spese generali andando così ad abbattere l’onere a carico dei contribuenti.

Se in linea di principio risulta corretto quanto disposto dalla Regione Marche  che ha riservato ai Consorzi di Bonifica solo il servizio irriguo il cui costo  deve essere pagato da chi ne usufruisce, di fatto ha  creato una serie di conseguenze prevedibili:

1. la dotazione del personale, a seguito di tale drastica riduzione delle funzioni e quindi degli introiti, è risultata sproporzionata  rispetto alle nuove competenze. Quando in un’azienda diminuiscono le attività, di conseguenza diminuisce anche il fatturato, e se i costi rimangono invariati l’azienda va in passivo.

2. La manutenzione delle opere di difesa del suolo, rimboschimenti ecc. la manutenzione della viabilità interpoderale, ha una valenza pubblica in quanto i benefici apportati con l’opera di manutenzione dei Consorzi, che attivano i finanziamenti pubblici interessano l’intera collettività e  non solo quella  agricola e rurale. Quale privato infatti spenderebbe soldi propri in montagna per la manutenzione di un bosco, il cui beneficio è rappresentato dalla diminuzione del “ tempo di corrivazione”, (ovvero il tempo che intercorre da quando la goccia di pioggia cade ed arriva a valle), quindi un beneficio che andrebbe esclusivamente a vantaggio delle popolazioni vallive? 
 
3. Gli agricoltori che usufruiscono delle irrigazioni, con i ricavi dei prodotti agricoli ridotti al lumicino non riescono a pagare le “sostanziose” cartelle esattoriali dei Consorzi di Bonifica. In sostanza per alcuni anni, i Consorzi Bonifica sono stati lasciati a se stessi ed il passivo è notevolmente  aumentato.

Con Legge Regionale n.12 del 2004 è stato avviato il progetto di fusione tra i 3 Consorzi Aso e Tenna Tronto per la costituzione di un unico  Consorzio Provinciale, senza tenere nella debita considerazione la Provincia di Fermo. La stessa legge Regionale si impegna altresì ad erogare un contributo annuo di Euro 305.000 per anni venti per attivare un mutuo di circa 4.000.000 di Euro utili a coprire le passività createsi  dal Gennaio 2003  per i mancati introiti del contributo di bonifica generale a carico degli immobili agricoli e urbani.
 
Precisato quanto sopra occorre considerare che:
- il contributo messo a disposizione dalla Regione con la succitata legge sebbene riesca a coprire le passività maturate dopo il Gennaio 2003 per i tre Consorzi, non sarà sufficiente sicuramente per gestire un periodo di transizione a fusione avvenuta, che vedrà il nuovo Ente ancora in perdita.

- Le aziende agricole che beneficiano del servizio irriguo non riescono a  sopportare , in considerazione delle difficoltà congiunturali del comparto, l’intero costo del servizio irrigazione. Per quanto riguarda il Consorzio del Tenna, realtà istituzionale per la Provincia di Fermo, si sta assistendo ad un azzeramento di detto istituto: infatti l’organico del personale entro il 2005 passerà a n. 12 unità di cui 7 operai e 5 impiegati e  l’ipotesi dell’alienazione dei beni patrimoniali del Consorzio ( sede degli Uffici in Via Vespucci e abitazione in Comune di Magliano di Tenna) contribuisce a questo obiettivo.

- La logica della fusione porta ad una confusione delle passività e delle attività degli Enti da fondere, e quindi la stessa logica vuole che la vendita dei beni patrimoniali del Tenna venga utilizzata per il pagamento delle passività di tutti e tre gli Enti  oggetto di fusione.

- Favorire  tale ipotesi significa depauperare questo territorio del proprio patrimonio. Posto che le passività del Consorzio di Bonifica del Tenna al 31.12.2004 ammontano a circa un milione di Euro, qualora lo stesso Consorzio alieni il proprio patrimonio, ci si chiede: quanto del Contributo Regionale andrà a beneficio dei consorziati del Consorzio di Bonifica del Tenna?

- Se così fosse, la Legge  12/2004 e il contributo previsto nella stessa sono  a beneficio solo del Consorzio del Tronto. Pertanto, alla luce di quanto sopra, occorre rapidamente procedere :
- a- stimare il costo di una fase transitoria successiva alla fusione per impegnare la Regione Marche e garantire funzionalità ai Consorzi di Bonifica in termini di servizio che gli stessi erogano, a costi sopportabili per gli utenti.
- b- riassegnare ai Consorzi di Bonifica le funzioni idrauliche e di difesa del suolo (fossi minori e viabilità secondaria), in maniera  da  favorire un’azione integrata con il servizio irriguo e un beneficio generalizzato per tutti gli utenti  in termine di costo.
- c- in considerazione che le Province  hanno compiti in materia di Bonifica, occorre ridefinire alla luce della nuova Provincia di Fermo, un  nuovo assetto territoriale degli attuali Consorzi di Bonifica del Tenna e dell’Aso.

- gli agricoltori, le associazioni agricole sono invitati a sensibilizzare i candidati alle prossime elezioni regionali per elaborare un progetto che veda rispettare tali aspettative.


*Sindaco di Fermo

25/02/2005





        
  



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