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Le attese della maggioranza, le riserve dei tecnici, le critiche dell’UDC sul nuovo PRG

San Benedetto del Tronto | Serie di riunioni fuori e dentro il Comune. Assenza polemica della minoranza di centrosinistra

di Giovanni Desideri

Giorni di più o meno intense riunioni sul nuovo PRG della città di San Benedetto, in Comune e fuori. Nel pomeriggio di ieri (giovedì) il sindaco Martinelli e la maggioranza che lo sostiene, compresi i segretari comunali dei partiti, hanno incontrato i progettisti, guidati dal prof. Piergiorgio Bellagamba.
 
Al termine prevale la prudenza: per esempio da parte di AN. Il coordinatore comunale Luca Vignoli (che è anche assessore al bilancio) chiede tempo “sufficiente” per valutare gli elaborati, dichiara la “disponibilità” di AN e altrettanta ne chiede ai progettisti per spiegare ogni aspetto. Concorda il capogruppo Benito Rossi, seppure assente alla riunione di ieri: “dobbiamo procedere con molta prudenza per non fare errori”.
 
Quindi il versante Forza Italia/Azione Indipendente. Il capogruppo di FI Augusto Evangelisti chiede particolare attenzione alle infrastrutture, cavallo di battaglia del suo partito. Azione Indipendente, con il consigliere Angelo Ercole, ha chiesto e ottenuto lumi sull’edificabilità, specie per i piccoli lotti. Considerando la percentuale che già nel piano vigente andava ceduta al Comune, nel nuovo documento aumentano gli indici di edificabilità. Tutti hanno segnalato errori di stampa negli elaborati.
 
Discorso a parte per l’UDC, che ha organizzato l’incontro successivo, in serata, presso l’hotel Calabresi. Per tutti parla il segretario comunale Paolo Turano: “il tavolo tecnico non è politicizzato, ma speriamo ugualmente che diventi il tavolo tecnico della maggioranza. Per questo stiamo elaborando un verbale che consegneremo al sindaco”.
 
Quindi una serie di critiche: “attualmente il nuovo PRG presenta una serie di errori grafici e di concetto. Non può essere presentato ai cittadini, se non viene prima rivisto e corretto. Riteniamo anzi che da parte dei progettisti ci sia stata una non volontà di rispettare l'indirizzo politico ricevuto, per esempio da parte dell’UDC, di tutelare i piccoli proprietari e i diritti precostituiti. Questo non deve essere il piano di Bellagamba. Il progettista non dà gli indirizzi, ma li riceve”.
 
Alla riunione c’erano tra gli altri gli ingegneri Calcagni, Guidi Massi, Mastrodicasa, Piattoni, Veccia, l’architetto Oliviero Boccabianca.
 
Eloquente Guidi Massi, che sembra dire dell’impossibilità di reperire gli standard di 27 metri di verde e servizi a San Benedetto: “Perazzoli aveva provato tre volte a fare un nuovo Prg ma non ci era riuscito. Alla fine, come estremo tentativo, ha proposto i Prusst. Poi se c’è qualcuno più bravo…”.
 
“Nel nuovo Prg – continua Guidi Massi – c’è un enorme aumento dell’edificabilità, per circa 600 mila metri quadrati, metà dei quali reperiti da fondi agricoli, metà da zone precedentemente indicate come standard, mentre altre aree precedentemente edificabili sono state rese “standard”. Ma nel nuovo Prg si capisce poco, perché la cartografia è fatta su una base troppo vecchia, risalente al ’95, quando Perazzoli diede mandato al dirigente, ing. Zampacavallo, di predisporre nuovi elaborati, allo scadere del decennale del Piano, che è poi quello vigente ancora oggi, approvato dal consiglio comunale nell’’85. San Benedetto è molto cambiata in 10 anni, dal ’95 ad oggi. Il nuovo Prg non tiene conto dell’iniziative private prese nel frattempo. Al sindaco, ad ogni modo, ho detto che non agisco contro di lui, ma anzi per arrivare prima possibile a una soluzione, corrispondente agli interessi reali”.
 
Infine, quest'oggi, riunione disertata dalla minoranza di centrosinistra (consiglieri e segretari comunali), in polemica con il sindaco per la sede prescelta: non il consiglio comunale o la commissione urbanistica, ma un incontro “separato”.

25/02/2005





        
  



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