Monsignor Mario Angelini celebra la funzione religiosa e il sindaco di Ascoli Piceno Piero Celani taglia il nastro per inaugurare la nuova sede della Confederazione Italiana Agricoltori (sita in Via Montecassino 9) alla presenza del Presidente della Provincia di Ascoli Piceno Massimo Rossi, il Presidente delle Camera di Commercio Ennio Gibellieri, l’Assessore Regionale al Bilancio Luciano Agostini e l’Assessore ai Servizi Sociali Achille Marcucci.

 

Per l’occasione è presente il Presidente Nazionale Giuseppe Politi e il Presidente Regionale Franco Fiori della Cna, a fare gli onori di casa il Presidente Provinciale Tonino Cioccolanti.

 

Dalla conferenza organizzata emerge che in questo particolare momento di transizione economica i prodotti tipici insieme al commercio diretto, garantiscono un reddito sufficiente che permette all’azienda di rimanere finanziariamente vitale.

 

Sta di fatto che il settore ha bisogno di addetti e la legge orientamento del ’99 (orientamento in materia di soggetti e attività, integrità aziendale e semplificazione amministrativa in agricoltura) da’ possibilità imprenditoriali nel settore agricolo se accompagnato da progetti validi e fattibili.

 

La Provincia di Ascoli Piceno ha due zone distinte di produzione agricola, il nord impegnato nella produzione dei prodotti ortofrutticoli e il sud in quello della viticoltura. Per Cioccolanti è necessario integrare il sistema agricolo intervenendo sullo sviluppo rurale in modo da dare sostegno a tutte quelle attività tipiche dell’agricoltore, come la manutenzione ordinaria del territorio o per esempio la regimentazione delle acque.

 

La qualità ambientale è il valore aggiunto per le produzioni picene vitivinicole, di olii e formaggi, che stanno ricevendo riconoscimenti nazionali, anche se occorre rivisitare la legge regionale 13 (Disciplina regionale in materia di impianti fissi di radiocomunicazione al fine della tutela ambientale e sanitaria della popolazione).

 

Il 2004 non è stato un anno che ha visto una flessione delle produzioni per via delle avverse condizioni economiche, infatti le aziende agroalimentari hanno mantenuto stabile il livello di scambio economico.

 

Dopo una breve discussione circa la riforma della Pac (politica agraria comunitaria) e dell’impatto sul sistema agricolo. Giuseppe Politi è orientato ad una semplificazione burocratica delle attività nelle zone rurali e soprattutto parla di un nuovo patto con la nazione.

 

“Dopo la seconda guerra mondiale dovevamo risolvere i problemi relativi alla carenza delle derrate alimentari e lo abbiamo fatto – dice Politi – adesso dobbiamo decidere quale è la direzione per una agricoltura nell’era della globalizzazione che sia di qualità, con prezzi adeguati e a beneficio di tutti”.

 

Luciano Agostini riferisce che il 50% dei finanziamenti regionali per l’agricoltura sono arrivati nella provincia di Ascoli Piceno che ha una caratteristica endemica, la grande industria. L’agricoltura ha delle potenzialità e può contribuire significativamente allo sviluppo di tutto il territorio.

 

“Continueremo a sostenere le aziende con fondi comunitari, nuove leggi sulla qualità – dice Luciano Agostini e aggiunge – il settore agricolo fa ben sperare anche perché molte aziende hanno investito e molti giovani stanno credendo sulle aziende dei padri”.