Ritengo opportuno intervenire sulla questione relativa alla situazione del lotto L3 nell’area Peep di contrada San Michele, in qualità di Presidente della Cooperativa San Michele, chiarendo alcuni punti.

 

Innanzitutto il lotto L3 è stato assegnato all’IACP nel 1988. A tutt’oggi l’Istituto non ha ancora perfezionato la sua posizione nei confronti del Comune non sottoscrivendo la convenzione; tutti gli altri cessionari l’hanno sottoscritta nel 2000.

 

Il Comune ha diffidato l’IACP a sottoscrivere la convenzione, pena la revoca del lotto. L’IACP ha sin qui ignorato tale diffida. Se si fosse trattato di un altro cessionario, quale atteggiamento avrebbe tenuto il Comune? Avrebbe comunque tollerato un comportamento quale quello tenuto dall’IACP? Il Comune si è rivelato purtroppo carente anche per una serie di inadempienze e ritardi gravi che hanno creato e continuano a creare difficoltà per chi vuole legittimamente andare ad abitare gli alloggi ultimati in tutta l’area Peep (circa 120 famiglie).

 

Convenzionarsi con il Comune significa per l’IACP doversi comportare come tutti gli altri cessionari (tra cui la cooperativa San Michele) e, dunque, impegnarsi a pagare il lotto L3 (per il quale gli altri cessionari hanno già anticipato circa 60.000 euro) e partecipare alle spese di urbanizzazione in quota parte, dove per spese s’intende proprio il costo di effettivo (non di favore…) di realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria.

 

Come si fa a presentare scenari in cui si prospetta la disponibilità di alloggi popolari per un’area quale appunto quella del lotto L3, di cui ancora l’IACP non ha perfezionato la convenzione e su cui gravano gli interrogativi richiamati al punto 2?

 

Nelle modalità di realizzazione delle opere di urbanizzazione purtroppo i nostri Soci non potevano prevedere che il Comune di Fermo, a causa di vecchie diatribe con alcuni confinanti, ci lasciasse per anni senza l’assegnazione di una parte delle aree da urbanizzare risultanti strategiche per la rete del metano, dell’acqua e dell’Enel (quest’ultima non ancora disponibile per l’allaccio del contatore a circa 120 utenti).

Dal punto di vista dei nostri Soci, che non ci stanno a subire anche la beffa della quota relativa al lotto L3, la soluzione potrebbe essere semplice: o il Comune revoca il lotto all’IACP dando seguito alle due diffide già emanate nei confronti dell’Istituto e riassegna lo stesso lotto ad altro soggetto che s’impegni ad adempiere quanto previsto dalla convenzione, o l’IACP sottoscrive immediatamente la convenzione versando la quota parte delle spese di urbanizzazione come prescritto nella convenzione stessa e cioè secondo l’effettivo costo degli interventi per altro già anticipato dalle Cooperative (restano da realizzare solo asfalti e illuminazione ..).