La neve di fine gennaio caduta in modo tanto copioso su Fermo e il suo territorio ha provocato una catena di disagi e danni di cui oggi in conferenza stampa si è fatto il punto elencando la lunga serie di spese sostenute dal Comune per affrontare la situazione:

 

820.000 euro le spese documentate per gli interventi tecnici urgenti (sgombero della neve, rimozione frane, rimozione rami pericolanti, spargimento sale e sostanze anticongelanti);

3.000.000 euro le spese stimate per il ripristino delle infrastrutture pubbliche;

 4.500.000 euro le spese stimate per la riparazione dei danni a beni immobili, segnalate dai privati al comune;

250.000 euro le spese stimate per la riparazione dei beni mobili (autovetture, attrezzature, ecc) segnalate dai privati al comune;

200.000 euro le spese per danni che hanno interessato fabbricati privati  e che hanno comportato l’inagibilità dell’immobile;

250.000 euro le spese stimate per la riparazione dei danni ai beni immobili delle imprese extra agricole segnalate al Comune;

50.000 euro le spese stimate per la riparazione dei danni ai beni mobili delle imprese extra-agricole, segnalate al Comune.

 

In particolare, l’Asite ha riferito i dati di sua competenza: sono stati utilizzati 105 mezzi, tra camion, trattori, bob cat, servizi di rifornimento ai cantieri, che hanno lavorato per oltre 8.500 ore. 265 sono gli addetti tra il personale comunale convocati dall’Amministrazione che hanno lavorato ininterrottamente per un ammontare di 16 mila ore complessive. Impossibile invece stimare il  prezioso apporto dei volontari che hanno dedicato molto tempo allo sgombero delle strade. La neve, oltre 50 mila metri cubi, è stata trasportata dai mezzi utilizzati che hanno effettuato oltre 5 mila viaggi,  in tre luoghi della città: l’area del cimitero, quella antistante la piscina comunale e  l’autoparco.

 

Dall’ ufficio della protezione civile comunale è stato reso pubblico il numero delle domande dei privati per i danni subiti dalle precipitazioni nevose: 700 domande per una stima che supera i 5 milioni di euro.

Per quanto riguarda il ripristino delle infrastrutture pubbliche la spesa stimata di 3.000.000 di euro  è relativa alla segnaletica orizzontale, verticale, dossi, ecc..; al ripristino dei giardini, dei viali e la risagomatura delle piante; alla ricostruzione di tetti che hanno ceduto, alle tettoie, al manto di copertura presso alcune scuole e al ripristino dei manti bituminosi delle strade asfaltate.

 

La polizia municipale inoltre, ha reso  noto che nel corso dei 4 giorni di maggiore emergenza, il personale è stato a disposizione della cittadinanza 24 ore su 24; al comando sono giunte 2000 telefonate, calcolando solo quelle  da telefoni fissi, per richieste di aiuto.

 

Sono numeri eloquenti a cui vanno aggiunti i danni alla vegetazione, agli alberi che abbelliscono il paesaggio e alle attrezzature ludiche delle aree verdi pubbliche.