L'edizione 2005 della principale kermesse canora italiana, a poche ore dall'esordio, fa già discutere. Dopo le numerose inchieste sui plagi, i ritiri dell'ultim'ora, le polemiche legate agli ascolti e le cosiddette "papere" delle vallette di turno, sembrava che Sanremo avesse già offerto il peggio di sè. Ma non si finisce mai di imparare dagli esperti maghi mediatici che ruotano intorno al circo discografico ligure.

 

E così, dall'incontrollabile universo parallelo della multimedialità, l'ennesimo "caso" è servito. Ventinove secondi di uno dei brani iscritti al concorso, sono comparsi dall'oggi al domani su un sito web. Trattasi della canzone "A modo mio", delle seducenti ex bambine prodigio Paola e Chiara, proposta in una light version comprendente il primo dei due ritornelli centrali.

 

Il frammento rubato sarebbe pervenuto, nella notte, alla redazione del sito Sanremonews via email, facendo cadere anche l'ultimo tabù del festival dei fiori. Una grossa tegola, con ampio riscontro pubblicitario, rischia dunque di abbattersi sulle sorelle Iezzi che, secondo la ferrea legislazione sanremese, dovrebbero essere estromesse dal palco dell'Ariston.

 

Chi si starebbe occupando dello scottante caso (il condizionale è d'obbligo dal momento che il Procuratore della Repubblica operante nella città dei fiori non ha ancora confermato l'avvio di un'indagine) è la Polizia Postale di Imperia, coordinata dal comandante Ivan Bracco, ma nel frattempo si è mosso il Codacons, pubblicando sul proprio sito internet il file incriminato, e sollecitando ufficialmente la Rai a fare piena chiarezza sulla vicenda.

 

Lo "scandalo" avrà sicuramente strascichi che si protrarranno per tutto l'arco della kermesse, a prescindere da quali siano le decisioni della commissione artistica, a meno che le due cantanti non presentino sul palco più scottante d'Italia un brano con le stesse parole ma con note diverse. Perchè si sa, a Sanremo in questi giorni tutto è possibile...