Non passa la richiesta di modifica dello statuto comunale
Montegranaro | Tutto rinviato ad un approfondimento in commissione e a una prossima seduta consiliare
di Stefania Ceteroni
Al nono punto all'ordine del giorno del consiglio comunale il civico consesso è stato chiamato ad esprimersi in merito ad una richiesta avanzata dal partito di Rc circa la modifica dello statuto comunale nel punto che prevede che - una volta iniziata la consigliatura - possano costituirsi gruppi consiliari autonomi solo se costituiti da almeno tre consiglieri. Rc proponeva che tale tetto fosse abbassato a due in modo da potersi costituire gruppo autonomo.
Una richiesta non da poco se si pensa che Rc è parte della lista civica La città dei cittadini, rappresentata in consiglio dal capogruppo Aronne Perugini e che, qualora fosse diventata realtà avrebbe permesso la scissione in minoranza in tre gruppi consiliari: sette consiglieri - presentatisti come membri di una lista civica agli elettori - suddivisi in tre gruppi politici: Margherita, Rc e quello che resta del gruppo, comprendente Ds ed indipendenti.
Una richiesta motivata da Giacomo Beverati (Rc) come necessità di avere una propria identità e che, secondo il suo punto di vista, non nascondeva nessuna sfiducia nei confronti di quel Perugini che si è fatto garante, in veste di candidato sindaco, di tutte le parti politiche coinvolte nel suo progetto.
La reazione immediata alla richiesta di Beverati è stata chiara: Perugini ha annunciato le sue dimissioni, da formalizzare con lettera scritta e motivata in un secondo momento. Alla base di tale gesto, secondo Perugini, ci sarebbe il venir meno - con la scissione seppur legittima di Rc - di quel progetto politico che era stato presentato agli elettori e di cui si era fatto portabandiera. "Credo che sia un errore politico - ha osservato - e come ogni scelta politica ha le sue conseguenze. Continuerò a collaborare ma non posso dire che la richiesta di oggi non abbia cambiato le cose. Questo momento, comunque, è da considerarsi come momento per chiarirsi e ripartire, non come rottura".
Tutta la vicenda, comunque, è rimasta appesa ad un filo visto che la maggioranza non ha votato favorevolmente la richiesta di Beverati, scatenando le reazioni da parte dei consiglieri di minoranza che rivendicavano una legittima richiesta e che hanno dato al comportamento della maggioranza una lettura politica.
La decisione che si è presa prevede che la decisione venga rinviata ad un'altra seduta consiliare, dopo che la questione sia stata approfondita nella commissione di cui fa parte l'ufficio di presidenza ed i capigruppo consiliari. Seppur accompagnata dalle vibrate proteste dei consiglieri di minoranza - tutti - la proposta è così passata e tutto è stato rinviato a data da destinarsi.
Restano in sospeso, dunque, sia le aspettative di Beverati di fare il capogruppo consiliare sia le dimissioni di Perugini che, essendo legate e conseguenti alla scissione di Rc, dall'esito di tale richiesta dipendono.
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06/02/2005
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