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Bilancio 2005: L’Umanesimo Piceno

Ascoli Piceno | Autoreferenzialità culturale per accrescere la consapevolezza dei valori e delle capacità produttive per poi esportarle come modello di sviluppo

di Federico Biondi

L’amministrazione provinciale ha convocato la conferenza stampa di presentazione delle progettualità e degli interventi previsti nel Bilancio di Previsione 2005 relativi alle deleghe  Agricoltura, Turismo, Parchi, Attività Produttive, Cultura e Politiche Comunitarie con la partecipazione degli assessori provinciali Avelio Marini, Olimpia Gobbi e Nino Capriotti.
 
Si riuniscono tre assessori per dare continuità e senso di pienezza ad un progetto comune. Difatti il bilancio di previsione 2005 vede impegnato l’assessorato alla cultura in un progetto complessivo “Sistema culturale piceno integrato”.
 
Tale progetto vuole far emergere in ambito regionale, nazionale e internazionale le qualità e le eccellenze culturali che spesso non sono note neanche al pubblico piceno. Questo accade perché le iniziative e i siti culturali sono circoscritti e poco promossi.
 
Quindi l’obiettivo dell’assessore Gobbi è creare un’offerta culturale valida e nello stesso tempo costruire un pubblico piceno.
 
Per quanto riguarda il pubblico spesso l’offerta culturale non si incontra con la domanda, ma accade anche che i fruitori dell’offerta non si spostano nelle diverse realtà comunali della provincia perché non conoscono le iniziative culturali o perché le sottovalutano.
 
“Mettere in rete i vari soggetti ha reso possibile la riorganizzazione dei teatri storici della provincia – dice l’assessore alla cultura – programmazione di grande interesse che non è frammentaria”. Quindi a Pedaso troveremo il “Teatro civile”, a Offida il “Teatro al femminile” a Porto Sant’Elpidio il “Teatro per ragazzi”e a Porto San Giorgo il “Teatro sperimentale”.
 
Queste esperienze, oltre a costituire un punto di riferimento, danno la possibilità di elaborazioni ed approfondimenti trasferibili in altre realtà, rappresentando di fatto una specializzazione culturale.
 
L’assessore alla cultura della provincia di Ascoli Piceno è convinta che la nostra ricchezza è la diversità, la molteplicità dei soggetti e l’importante è integrarli, “noi riusciremo ad avere eccellenze specifiche”.
 
Ma soprattutto l’assessore Gobbi non vuole che la nostra dimensione locale sia colonizzata da distributori culturali esterni, quindi è necessario valorizzare le risorse umane dando loro la possibilità di esprimersi mantenendo aperto una dialogo ed un confronto con le esperienze extra-locali.
 
L’assessore Avelio Marini proprio per esaltare la biodiversità della provincia picena parla dei turismi  e delle agricolture di un territorio, che vanno dalla montagna alla costa passando per le vallate.
 
In questi luoghi diversi tra loro ma uniti da un continuum c’è la possibilità di incentivare una rete di ristorazioni tipiche legate al territorio. Progetti speciali per le comunità montane, il “Progetto filiera natura” per le produzioni ortofrutticole.
 
“Si può puntare alla qualità solo le nostre campagne sono libere dagli organismi geneticamente modificati – dice Avelio Marini – abbiamo ricevuto un riconoscimento dalla comunità europea”. Difatti, in un consiglio dell’amministrazione Rossi, la Provincia di Ascoli Piceno è stata deliberata libera da Ogm”
 
La provincia di Ascoli Piceno libera da Ogm è un discorso sia di contenuti che di immagine e in merito a ciò l’assessore spiega che occorre verificare che si applichi questa direttiva, intanto la regione sta già contribuendo istituendo un nucleo di controllo della semina.
 
L’assessorato alle attività produttive ha tra gli obiettivi il conseguimento del marchio Dop (sta compiendo l’iter amministrativo per la certificazione dell’oliva tenera ascolana e per l’oliva ripiena) per i prodotti locali come il vino cotto, il marrone, il tartufo nero e quello bianco, il mistrà e la pesca sciroppata della Val D’Aso.
 
In questi ultimi mesi l’assessore alle politiche comunitarie Nino Capriotti ha partecipato a incontri con i rappresentanti delle 13 province dell’adriatico al fine di organizzare le iniziative che daranno la possibilità di avviare un contatto e un confronto con i paesi dell’area balcanica.
 
Progetti che permettono di avere un rapporto privilegiato anche con tutti i nuovi paesi della comunità europea: Usanet che riguarda i musei, Report che riguarda i porti turistici dell’adriatico e Presidia che si occupa della valorizzazione dei distretti del gusto.
 
Molto importante il progetto comunitario Oasis per il quale la comunità europea eroga 6 milioni di euro. Il progetto mira a quantificare le potenzialità del mare Adriatico (la pesca e il turismo) per una corretta ed equa integrazione tra le due sponde.

01/03/2005





        
  



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