Il silenzio che è calato sullo Tsunami non è un buon segno. Chiediamo a tutti coloro che hanno vissuto con spirito di solidarietà il dramma di quei giorni di Natale, di tornare a spendere qualche minuto del loro tempo e tutta l'energia della loro attenzione per riprendere un filo di rapporti con le popolazioni colpite che si è interrotto malamente.

Il rischio che la più grande mobilitazione umanitaria della storia recente, si trasformi nella più massiccia e disordinata imposizione di un modello di ricostruzione estraneo alle economie locali e ai valori delle culture periferiche, è molto reale e concreto.

A livello di emergenza, siamo di fronte al conosciuto e sperimentato paradosso di un sistema di aiuti che diventa un problema per gli aiutati: magliette short in zone islamiche, tende termiche in aree tropicali in piane stagione delle piogge (il periodo più caldo) e le difficoltà di coordianre una numero enorme di gruppi, ognuno chiuso all'interno del proprio progetto

A Livello di ricostruzione ci preoccupa, la difficoltà ad ascoltare le proposte e le esigenze della popolazione locale e l'assoluta certezza che le ricette dei governi e delle organizazioni internazionali vadano bene. In buona fede, per carità.

Non c'è alternativa ad una cooperazione di emergenza e ricostruzione che parta dalla mediazione culturale con le comunità locali e dall'ascolto delle proposte sorte ed elaborate nelle piccole esperienze di auto difesa e di auto organizzazione del dopo disastro

Riprendiamo tutti almeno un decimo dell'attenzione e un centesimo dell'emozione spese nei giorni della catastrofe per costruire una cooperazione fatta da comunità a comunità con l'intelligenza che solo il confronto tra esperienze sanno garantire.

Domani alle 19, incontro presso la sede dell'Ulivo con
Gildo Baraldi:Direttore dell'OICS Osservatorio Inter regionale della Cooperazione alla Sviluppo
Stefania Servidio: Commisione Ministero Esteri pere l'inchiesta nelle aree colpite tornata dalle zone recentemente
Renato Novelli: responsabile del gruppo di monitoraggio del Tsunami promosso dal Corso di Laurea in Servizi Sociali dell'Università di Ancona
Pierluigi Addari SOS Missionario