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Referendum

| Dobbiamo votare si’ per cancellare la legge sulla procreazione assistita

di Tonino Armata

Molti quotidiani hanno pubblicato una pagina a pagamento del “Comitato Scienza & vita per la legge 40”. Persone più o meno note si sono messe insieme per spiegare ai lettori perché non andranno a votare il referendum sulla procreazione assistita.

Il professor Romano Prodi dice: “Sono un cattolico adulto e vado a votare”. Una presa di posizione che arriva all’indomani del nuovo invito all’astensione del cardinale Ruini. Secondo me, andare a votare sì per il referendum sulla procreazione assistita avrà la stessa importanza che ebbe nel 1974 quello sul divorzio. Parlo di principi, la laicità dello Stato: parlo di conseguenze pratiche: la vita, il dolore di tante donne, il desiderio di tante coppie di avere un figlio (vi sono ex presidenti della Fuci, del Meic e delle Acli che hanno sottoscritto un documento a favore del sì).

Il 60% degli italiani ha votato per il divorzio, aprendo la strada alla legalizzazione anche dell’aborto. L’81% ha votato per un’alternativa al nucleare, l’83% per il maggioritario, il 55% per la depenalizzazione del consumo delle droghe, il 90% per il finanziamento pubblico ai partiti.
Ora dobbiamo cancellare con il referendum, la legge contro la fecondazione assistita.
COSA SONO LE CELLULE STAMINALI.

Le cellule staminali embrionali sono cellule ricavate da embrioni ai primi stadi di sviluppo. Al contrario di quelle adulte, esse possono trasformarsi in cellule di qualsiasi tessuto umano (possono essere indotte a divenire, ad esempio, cellule del fegato, del cuore o dei neuromi). Grazie a questa proprietà, le cellule staminali embrionali possono essere utilizzate per riparare organi o tessuti umani danneggiati.

Secondo il rapporto stilato dalla commissione di studio nominata dal ministro Umberto Veronesi e presieduta dal premio Nobel Renato Dulbecco, “l’utilizzo di cellule staminali di varia origine può portare a sviluppare metodiche cliniche per il trattamento di un numero di pazienti che si avvicina ai 10 milioni d’individui”. In altri Paesi, come la Gran Bretagna, questa ricerca è consentita e sostenuta.

LA PROCREAZIONE ASSISTITA.
Una coppia su cinque in Italia è sterile, e ogni anno nascono circa 9000 bambini attraverso tecniche di riproduzione assistita. La scienza medica, infatti, consente oggi sostituire all’arbitrio d’eventi casuali (come, per esempio, la sterilità della coppia e le patologie ginecologiche), la scelta libera e responsabile degli individui.

PERCHE’ LA LEGGE CONTRO LA PROCREAZIONE ASSISTITA E’ DA CANCELLARE CON REFERENDUM:
1.La legge vieta la ricerca sulle cellule staminali embrionali, vale a dire la speranza di cura per 10 milioni di malati italiani. La legge vieta qualsiasi ricerca sugli embrioni, compresi quelli soprannumerari destinati ad essere eliminati. La legge vieta altresì la clonazione terapeutica.

2.La legge stabilisce l’equivalenza tra embrione e persona. Per la prima volta nel nostro ordinamento si sancisce il principio d’equivalenza tra ovulo fecondato ed un individuo umano titolare di diritti, in palese contraddizione anche con la legge sull’aborto.

3.E’ una legge culturalmente arretrata. Si fonda, infatti, sull’assunto per cui la fecondazione assistita sarebbe un intervento contro natura e perciò immorale.

4. La legge obbliga il medico a trattamenti pericolosi per la salute della donna. Limitando a tre il numero degli ovociti da fecondare, e impedendo il congelamento degli embrioni, la legge diminuisce le probabilità di successo della fecondazione assistita, costringendo le donne a ripetuti trattamenti i quali aumentano il rischio di danni alla salute.

5.La legge vieta l’accesso alle tecniche di procreazione assistita alle coppie portatrici di malattie genetiche, ma non sterili. In Italia considerando le diverse malattie genetiche, è un problema che riguarda moltissime coppie.

6.La legge obbliga la donna a far nascere un bimbo malato o interrompere la gravidanza, nel caso di trasmissione di malattie genetiche. La legge obbliga il medico ad impiantare nell’utero tutti gli embrioni (anche quelli malati), costringendo la donna alla scelta tra far nascere un bimbo malato o abortire.

7.La legge impedisce di avere un figlio quando entrambi, o uno dei due membri della coppia, siano completamente sterili. E’, infatti, vietata la fecondazione eterologa (ossia con utilizzo di seme od ovociti da donatori esterni).

13/03/2005





        
  



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