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Zucchero: battaglia sulla riforma

San Benedetto del Tronto | Diventa sempre più complessa la riforma dello zucchero, al centro del dibattito europeo

di Maria Teresa Antonelli

 

L'attenzione si è spostata su Strasburgo dove il Parlamento, riunito in sessione plenaria, deve votare il testo di proposta di risoluzione approvato in commissione agricoltura.

La Commissione europea guarda con particolare attenzione a questo voto, per capire quella che sarà la posizione del Parlamento su tale argomento, e poter avere altri elementi critici da tener in conto al momento di preparare la proposta ufficiale di riforma del settore che è prevista per i prossimi mesi di giugno o luglio.

Le proposte per la riforma dell'OCM zucchero, contenute nella comunicazione della Commissione europea, di luglio 2004, sono basate sulla combinazione di diversi elementi: una sensibile riduzione del prezzo di sostegno istituzionale applicabile allo zucchero comunitario, la soppressione dell’intervento pubblico, la riduzione delle quote e la trasferibilità delle quote tra diversi Stati membri. Secondo la Commissione, se non sarà riformata, la politica europea nel settore dello zucchero finirà per essere un’anomalia, in contrasto con i principi fondamentali della nuova Politica agricola comune, ossia l’orientamento al mercato, il sostegno disaccoppiato al reddito agricolo, il rafforzamento dello sviluppo rurale.

Le reazioni politiche a questa proposta sono state durissime. Dieci Stati membri, tra cui l'Italia, hanno inviato una lettera alla Commissaria Fischer Boel chiedendo che la riforma in discussione mantenga la distribuzione attuale della produzione di zucchero sull'insieme del territorio comunitario, e auspicando una riforma che non introduca la possibilità del trasferimento di quote tra gli Stati membri e che preveda una riduzione del prezzo istituzionale nettamente minore e più graduale di quella proposta dalla Commissione nella sua comunicazione.

Il contenuto del testo di risoluzione del relatore Fruteau (Gruppo PSE) ha trovato ampi consensi anche da parte dei deputati degli altri gruppi politici. In proposito Antonio PANZERI, membro della commissione parlamentare Agricoltura e sviluppo rurale, ritiene che "la risoluzione apre una strada nuova e permette di collocare questa discussione sullo zucchero in un quadro molto più equilibrato rispetto a quello proposto dalla Commissione europea."

Nel documento il relatore socialista, oltre a sollevare dubbi sull'efficacia della iniziativa "tutto tranne le armi", (accesso a dazio zero e senza quota a tutti i prodotti, escluse le armi, che provengono dai Paesi meno avanzati) sottolinea che la riduzione dei prezzi dello zucchero proposta dalla Commissione europea, va al di là della necessità di adeguamento all'Organizzazione mondiale del commercio

Tra l’altro, le ripercussioni del progetto di riforma del settore zucchero per i paesi fornitori ACP (Africa, Caraibi, Pacifico) e per i Paesi meno avanzati (PMA) sono state esaminate in un incontro a fine gennaio dei Ministri dell'agricoltura e pesca. Lo zucchero è un prodotto largamente scambiato a livello internazionale, e l'UE svolge un ruolo di primo piano sui mercati mondiali con un volume di commercio che si aggira sui 40 milioni di tonnellate.

16/03/2005





        
  



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