Don Russo nominato direttore dellufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici CEI
Ascoli Piceno | Grande riconoscimento per la Chiesa ascolana per la prestigiosa nomina del vicario parrocchiale della parrocchia di S. Giacomo della Marca ed incaricato diocesano e regionale per i beni culturali ed ecclesiastici.
Grande riconoscimento per la Chiesa ascolana e per la città di Ascoli: nel Consiglio Episcopale Permanente dei Vescovi italiani che si è svolto dal 7 al 10 marzo u.s. a Roma, S. Ecc.za Mons. Betori, Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana, ha proposto come Direttore dellUfficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici, Don Stefano Russo della Diocesi di Ascoli Piceno, finora vicario parrocchiale della parrocchia di S. Giacomo della Marca ed incaricato diocesano e regionale per i beni culturali ed ecclesiastici. La nomina, approvata allunanimità dai Vescovi, è stata resa pubblica ieri nel corso della Conferenza stampa che segue ogni riunione del Consiglio Permanente.
Don Stefano, ordinato sacerdote il 20 aprile 1990, è laureato in Architettura ed ha svolto il suo ministero sacerdotale sia come vicario parrocchiale nella parrocchia di Porta Cappuccina, collaborando con Don Mario Cataldi, sia operando con grande competenza e con lusinghieri risultati nel campo specifico dei beni culturali, creando soprattutto un clima di collaborazione e di comunione coinvolgendo, anche grazie alla Cooperativa Culturale Pulchra che da diversi anni svolge un prezioso servizio allUfficio arte sacra e beni culturali della Diocesi, tanti giovani laureati che hanno avuto modo di accrescere le proprie competenze nellambito dei beni culturali ecclesiastici. Diversi di questi giovani ormai da tempo sono stabili collaboratori della Diocesi nel settore dei Beni Culturali.
Grazie a questo innovativo lavoro in rete, sostenuto nel suo lavoro dai Vescovi diocesani che si sono succeduti ed ultimamente in modo particolare da Mons. Silvano Montevecchi, in questi anni ha contribuito a riaprire il Museo diocesano e a dotarlo di un servizio di accoglienza dei visitatori: il Punto di Accoglienza Turistico (PAT) che ha sede in Piazza Arringo, 10/B. Ha dato vita al Progetto Chiese Aperte, un iniziativa che ormai da sei anni è unesperienza collaudata ed apprezzata della Diocesi ascolana nel campo dei Beni culturali. Ha inoltre realizzato diversi corsi per operatori di beni culturali ecclesiastici.
Ha allestito, con i suoi più stretti collaboratori, una serie di mostre quali Icona del Mistero (in occasione del Giubileo del 2000), Trasumanar (con opere del Baciccio), I colori dellInvisibile. Polittici e pale dal rinascimento al Barocco, Ecce Migdius (in occasione del XVII centenario del martirio di S.Emidio) valorizzando così il Museo Diocesano. Ha costituito un Ufficio Diocesano per le pratiche relative al Terremoto dopo il sisma del 1997. Ha coordinato gli interventi attuati a favore dei Beni Culturali Ecclesiastici attraverso i fondi dell8x1000 alla Chiesa Cattolica che hanno permesso di restaurare molte chiese della Diocesi. Ha contribuito a rendere fruibili lArchivio e la Biblioteca diocesani. Grazie a questi interventi ha, inoltre, dato un notevole impulso ad uno sviluppo crescente del volontariato per i beni culturali ecclesiastici.
Ha allestito, con i suoi più stretti collaboratori, una serie di mostre quali Icona del Mistero (in occasione del Giubileo del 2000), Trasumanar (con opere del Baciccio), I colori dellInvisibile. Polittici e pale dal rinascimento al Barocco, Ecce Migdius (in occasione del XVII centenario del martirio di S.Emidio) valorizzando così il Museo Diocesano. Ha costituito un Ufficio Diocesano per le pratiche relative al Terremoto dopo il sisma del 1997. Ha coordinato gli interventi attuati a favore dei Beni Culturali Ecclesiastici attraverso i fondi dell8x1000 alla Chiesa Cattolica che hanno permesso di restaurare molte chiese della Diocesi. Ha contribuito a rendere fruibili lArchivio e la Biblioteca diocesani. Grazie a questi interventi ha, inoltre, dato un notevole impulso ad uno sviluppo crescente del volontariato per i beni culturali ecclesiastici.
Le sue doti sono state riconosciute già a livello regionale dove, dal 1996, riveste il delicato ruolo di Incaricato Regionale per i Beni Culturali Ecclesiastici intrattenendo ottimi rapporti di collaborazione con gli Uffici della Regione Marche e con le varie Soprintendenze. Da alcuni anni fa anche parte della Consulta Nazionale per i beni Culturali ed ecclesiastici.
Don Stefano succederà nellincarico di Direttore Nazionale a Mons. Giancarlo Santi che avendo concluso il suo mandato torna nella sua diocesi di origine di Milano. Lincarico di Direttore nazionale è per un quinquennio, rinnovabile una sola volta.
La Comunità ascolana continua ad esprimere altri talenti che con competenza e grande generosità arricchiscono la chiesa italiana. E sicuramente un segno di vitalità per la chiesa ascolana e per il suo Vescovo Silvano Montevecchi che, cedendo un altro sacerdote (sia pur temporaneamente) per alti incarichi, si fa apprezzare sempre di più a livello nazionale.
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16/03/2005
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