La leggendaria, romantica figura del commesso viaggiatore esaltata anche dalla letteratura e dalla cinematografìa di un tempo ormai lontano, trova forse niente più di uno sfumata reminiscenza in quei neolaureati in Economia  accalcati nella capace aula  B2 della facoltà per seguire il racconto, piacevolmente aneddotico ma rigorosamente storico e realistico, delle fasi evolutive di una  professione,  quella  del rappresentante  ed  agente  di commercio; personaggio strategico e vitale per la nostra economia se si pensa solo che oltre il 70% del PIL nazionale passa attraverso gli ordinativi di una categoria senza la quale le case produttrici sarebbero costrette ad uscire irrimediabilmente dal mercato.

Nella circostanza, superdocente di una materia che conosce come le sue tasche e che ha saputo esporre per oltre due ore catalizzando l'interesse e l'attenzione del foltissimo uditorio, è il Gr.Uff.

Giorgio Caleffi, presidente della FNAARC, vice presidente della Confcommercio e consigliere della Camera di Commercio di Ancona, presentato dal vice preside della facoltà, prof. Gianluca Gregori e affiancato dal vice presidente onorario cav. Bruno Marzioni e dal prof. Massimiliano Polacco, direttore regionale Confcommercio e membro di giunta dell'Ente Camerale.

L'agente e  rappresentante di commercio dicevamo, è oggi una figura strategica ancorché
sottovalutata  dalla cultura e dalla società, ma essenziale nel processo di internazionalizzazione
delle nostre imprese per realizzare o avviare una rete commerciale indispensabile alla permanenza e all’affermazione del "Made in Italy" sui mercati esteri.

"Basti pensare - ha detto Caleffi - che realtà come la Spagna,  l'Irlanda e la Germania hanno
riassestato le rispettive economie  produttive - guarda caso- "copiando" il modello italiano,
la nostra politica di incremento delle reti di agenti e rappresentanti, preziose per ogni strategia   di espansione   soprattutto in presenza di nuovi modelli produttivi.

E la pratica quotidiana dimostra che le imprese in buona salute sono proprio quelle dotate di una solida rete commerciale incentrata sulla figura dell'agente o rappresentante di commercio che, conoscendo il mercato, è il solo capace di piazzare nel modo migliore il prodotto.

“Mi preme sottolineare – ha detto ancora il Presidente FNAARC – che la nostra provincia è la quarta d’Italia per numero di operatori del settore; una categoria storica che esiste ad Ancona da oltre 150 anni e molti nostri agenti o rappresentanti, considerati tra i miglior del Paese, per la capacità professionale con cui svolgono il loro lavoro, sono già alla quarta generazione.

E’ questa consapevolezza che ci sprona a richiedere a tutte le componenti istituzionali e politiche la creazione presso la Facoltà di Economia dell’Università Politecnica delle Marche, di un corso triennale di laurea per “Intermediazione commerciale” che potrebbe fin da subito collegarsi al già esistente corso di “Marketing e direzione aziendale” della Facoltà di Economia, oggi condotto dal Prof. Gianluca Gregori.

Confcommercio, Camera di Commercio e la stessa Facoltà di Economia sono sulla nostra stessa linea d’intesa. Manca un tassello importante per chiudere il “puzzle”: gli industriali e Università Politecnica s’inserissero nel progetto come partners, poiché è questa la strada da imboccare per evitare disoccupazione anche intellettuale e irreversibili crisi aziendali”.