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La Vinea : un'altro fiore all'occhiello.

San Benedetto del Tronto | Mille viticoltori. Tremila ettari di vigneti. Diciottomila e cinquecento ettolitri di vino prodotto. Un'altra azienda-associazione che "funziona".

di Carmine Rozzi

Produzione "pecorino" degli associati Vinea

Dobbiamo risalire all’anno 1979. Un centinaio di produttori (95 per l’esattezza) vinicoli che rappresentano una superficie di circa 200 ettari con 18mila500 ettolitri di vino prodotto si riuniscono per dar vita a “VINEA”. Scopi principali ; incrementare la produzione di qualità, incentivare il progresso tecnico salvaguardando l’ambiente naturale, raggiungere un livello di vita soddisfacente per i produttori. A dirigerla viene chiamato il Cav. Ido Perozzi , una vera e propria istituzione offidana, il “sindaco ad honorem”, insieme al quale, in un quarto di secolo, la Vinea raggiunge risultati di assoluta importanza e prestigio nel comprensorio provinciale.

Nel 1984 è riconosciuta ai sensi del Regolamento Cee 1360 con decreto del Presidente della Giunta Regionale Marche. La sede, splendida, è situata in uno dei posti più belli di Offida ; un trecentesco ex  monastero di San Francesco, residenza delle Clarisse e dei Frati minori Francescani poi, le cui mura racchiudono secoli di storia . A tutt’oggi i soci sono circa 1000 e rappresentano oltre il 40% della produzione vitivinicola di Ascoli Piceno ed il 90% del prodotto imbottigliato ! Inoltre gli associati Vinea, con una superficie vitata di oltre 3000 ettari, producono più di 300 mila ettolitri di vino con una p.l.v. (produzione lorda vendibile) di 60 miliardi circa (delle vecchie lire).

Ma ciò che rende Vinea insostituibile sono la gamma dei servizi (una dozzina) che offre ai consociati. E a  renderla prestigiosa e consolidata sono la gamma e la qualità  di essi. Tra i più significativi basta ricordare ; la  “Lotta guidata-integrata biologica” . Con tale attività l’Associazione dal 1981 porta avanti il discorso di un più giusto e razionale uso degli antiparassitari in agricoltura, allo scopo di ridurre i costi ma soprattutto per l’ottenimento di un vino genuino di qualità. Poi la “Ricerca e sperimentazione”.

Quest’ultima molto importante in quanto vi è connesso il progetto, in collaborazione con il Gruppo di lavoro del reparto Scienza dell’Università di Milano, per la “Zonazione Viticola Area DOC Offida”. Ovvero, come si legge nella motivazione, “….la comprensione dei fattori che determinano la diversità del prodotto vino che viene oggi attuata da una metodologia scientifica multidisciplinare chiamata  zonazione viticola”. Con il servizio “Laboratorio Analisi” due sperti analisti effettuano analisi a Vino, Mosto, Olio, Latte e Terreni, garantendo la genuinità del vino ed una giusta  concimazione. Da qui si rilasciano, tra gli altri, i documenti validi ai fini della commercializzazione  dei vini da tavola e dei V.Q.P.R.D.

Nelle Sale dell’Enoteca , perché Vinea è anche questo, sono ospitate centinaia tra le migliori produzioni regionali che possono essere degustate e magari acquistate in loco. Al riguardo occorre ricordare che essa è aperta dal lunedi al venerdi  come centro vivo e dinamico di varie iniziative legate al vino. Celebre tra tutte ( a livello nazionale) la prima domenica di Settembre con la manifestazione “ Di Vino in Vino” per scoprire, tradizioni, arte, cultura, aromi e sapori del comprensorio. Tra i momenti da ricordare ; forum sui temi di interesse rilevante per il mondo agricolo e l’intero territorio piceno, la degustazione di piatti tipici nel chiostro dell’ex convento di S.Francesco.

Negli anni Vinea ha avviato collaborazioni durature con organizzazioni di primaria importanza ; Slow Food, per l’organizzazione di numerosi Laboratori del Gusto, con abbinamenti enogastronomici tra piatti tipici della cucina picena e vini del Piceno. Poi l’A.I.S. (Associazione Italiana Sommeliers) insieme alla quale sono stati proposti corsi di “approccio al vino”, degustazioni guidate ecc.
 
“Come qualsiasi inizio, esso non è stato facile – sottolinea il Presidente Cav.Ido Perozzi, faccia gioviale e baffo maestoso – ma l’importante era creare qualcosa che fosse talmente forte, funzionante e qualificato da trascinare, sulla scia, altri settori produttivi locali. Dopo venticinque anni, nonostante i risultati acquisiti ci sentiamo ancora agli inizi. Ed è questa la nostra forza. La voglia di non sentirci mai appagati”. Difatti lo dimostra ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, l’ultimo ambizioso progetto della Vinea ; la realizzazione, su un area di 27 comuni, di un vero e proprio distretto vinicolo. Per far questo ci si sono  prefissati otto obbiettivi-guida. Si va dall’istituzione di una nuova DOC “Offida” , già in atto, alla riconversione dei vecchi vigneti, processo in corso di attuazione.

 Poi, sviluppo di una rete di agriturismo, con l’obbiettivo di rendere disponibili, entro il 2006, almeno 600 posti letto in strutture agrituristiche. La creazione della rete si basa su un programma di diffuso recupero dell’edilizia rurale (case coloniche,casolari,ville). E la più importante ; la creazione e gestione, da parte di Vinea, del Marchio d’Area “Vinea – Qualità Picena” e di disciplinari di produzione. Insomma, attraverso essa VINEA sarà garante dei prodotti e delle strutture ad essa affiliate.

Un’altra sfida ed un’altra scommessa  vinta. Come i colleghi di Asteria quelli di Vinea hanno voluto ed osato lanciarsi oltre l’ostacolo. Consci anche loro delle enormi potenzialità e risorse umane, strutturali ed ambientali che la nostra Provincia può offrire. “ Sono d’accordo con i miei colleghi dell’Asteria  - continua il Cavaliere; quello con i baffi -  con i quali collaboriamo  fattivamente. Questa Provincia  ha bisogno di uscire da un torpore un po’ assistenzialista che ancora la inibisce. Ci vogliono però, come dire, navi frangiflutti che indichino la strada ad altri più titubanti. Noi  stiamo tentando di farlo. Speriamo ne vengano altri.” 

Intanto la risposta delle aziende non si è fatta attendere. A tutt’oggi l’ammontare degli investimenti finanziati volti alla trasformazione e miglioramento produttivo, alla riconversione delle produzioni, alla creazione di ospitalità agrituristica e di punti di vendita aziendali ammontano a circa  27 milioni di euro ( 55 miliardi delle vecchie lire).

28/03/2005





        
  



4+2=
Vinea ; parte dell'Enoteca.
Cav. Ido Perozzi, Presidente di Vinea

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