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Relazione sanità del 02/03 per la zona di Fermo

Fermo | "Secondo quanto previsto dai parametri nazionali e dalle direttive del Ministro Sirchia i posti letto per le patologie acute sono 4 ogni mille abitanti, mentre per la lungodegenza e la riabilitazione 1 per mille abitanti".

di Saturnino di Ruscio*


Secondo quanto previsto dai parametri nazionali e dalle direttive del Ministro Sirchia  i posti letto per le patologie acute sono 4 ogni mille abitanti, mentre per la lungodegenza e la riabilitazione 1 per mille  abitanti (detti parametri vanno poi corretti , togliendo i posti letto dalle specialità regionali, ovvero concentrati negli ospedali regionali).

Questi sono i parametri  di riferimento regionale che però non possono prevedere oscillazioni per così dire “a picere”. Esse sono legate ai casi di ricovero verificatesi nella popolazione interessata, quindi da assistere, con esclusione di patologie piu’ complesse che naturalmente devono essere trattate esclusivamente in ospedali regionali.

E’ chiaro che il numero dei posti letto è importante oltre che per i ricoveri stessi anche per i reparti specialistici da attivare.

Per la zona  di Fermo, prima che divenisse Provincia, tenendo conto di una popolazione di circa 154.000 abitanti, la dotazione di posti letto sarebbe la seguente:
per le patologie acute n.616;
per lungodegenza  e riabilitazione n.154 (applicando il 4 piu’ 1 per mille);

Il piano sanitario regionale 2003/2006 prevede invece per la zona di Fermo n.521 per le patologie acute, e precisamente 95 posti in meno rispetto ai parametri nazionali, mentre per la riabilitazione e lungodegenza il numero è ancora da stabilirsi.
Le delibere della Giunta Regionale n.1119 dell’1.10.04 e del Consiglio Regionale n. 163 del 19/01/2005 prevedono per la zona di Fermo (non coincidente con il territorio della nuova Provincia di Fermo) n.430 posti letto per patologie acute (2,8 per mille circa invece del 4/% (ovvero 186 in meno rispetto ai parametri nazionali e 91 in meno rispetto allo stesso Piano regionale del 2003, mentre solo 30 posti letto per post acuzie (lungodegenza a Villa Verde e S.Elpidio A Mare) .

La stessa delibera inoltre prevede la soppressione degli ospedali di Montegranaro, Montegiorgio, Porto S.Giorgio intesi come ospedali per acuti.
I posti letto Pubblici  per ACUTI, escludendo Villa Verde e l’INRCA, risultano solo n. 332.

La deliberazione prevede, in occasione del completamento dell’Ospedale di Fermo, la rideterminazione dei posti letto dandosi, pertanto, atto dell’insufficienza numerica dei posti letto; questo obbliga i pazienti ad emigrare in altri ospedali fuori zona, anche per patologie comuni, creando, come già di fatto ha creato, una situazione non recuperabile se non con tempi lunghissimi, con il rischio di non raggiungere  risultati soddisfacenti.
In attesa di questo completamento dei posti letto necessari, quanto meno per quelli previsti dal piano sanitario regionale, ovvero 521 posti per le patologie acute, questi posti dovranno essere ubicati in alcuni ospedali di polo con adeguato criterio di funzionalità, ad esempio la chirurgia e relative branche chirurgiche tutte a Fermo, branche mediche distribuite nel territorio, ecc.

L’accorpamento a Fermo dovrà avvenire gradualmente unitamente al suo completamento e nel contempo con la riqualificazione degli ospedali periferici in post- acuzie.
Questo non è avvenuto negli ultimi 15 anni ed al contraio si sono chiusi, ovvero si stanno chiudendo gli ospedali di polo senza potenziare il Murri(Ospedale di rete). Tutto ciò ha portato la Regione Marche a dotare la Zona del Fermano solo di 430 posti nel Piano di riordino Regionale per la Zona n.11.

Inoltre le deliberazioni della Giunta e del Consiglio regionale prevedono che il numero dei posti letto sarà adattato una volta istituita la nuova Provincia, ovvero non appena essa diverrà operativa.

L’istituzione della Provincia impone però il ricalcolo dei posti letto in relazione alla nuova consistenza della popolazione e, di conseguenza, l’istituzione a Fermo, relativamente all’Ospedale della nuova Provincia, di reparti previsti non solo obbligatoriamente in ogni ospedale di rete ma anche di reparti ulteriori previsti come dotazione di ospedali capoluoghi di provincia (ad es. la neuropsichiatria infantile, la gastroenterologia. Vedi tabella pagg. 118-119 del Piano Sanitario Regionale).

Vanno inoltre previsti come dotazione propria, alcuni servizi oggi indispensabili, quali anatomia patologica, oggi espletata solamente a convenzione con Ancona e l’emodinamica collegata alla cardiochirurgia.

Devono essere anche istituiti i servizi non ospedalieri previsti a livello provinciale (es. medicina legale di 3° livello, oggi di attribuzione all’Ospedale di Ascoli.).
Inoltre, Fermo ha due reparti di medicina generale e chirurgia generale per i quali sono previsti posti di primariato, ovvero dirigenze di secondo livello.
Inoltre invece di limitarci alla unificazione delle medicine e chirurgie si debbono attivare nuove specialità collegate alle patologie del distretto.
I posti letto post-acuzie, ovvero la lunga degenza e la riabilitazione, sono inoltre notevolmente sottodimensionati.

I dati regionali del 2003 indicano, a tale data,  sulla carta, 506 posti letto con una presenza media giornaliera di 416. Questa presenza media giornaliera è condizionata dalla non reperibilità di letti per cui molti utenti sono costretti, anche per patologie comuni, a rivolgersi altrove, appunto per la mancanza di letti (sono circa 1600, per la medicina,  i pazienti che ogni anno dal Pronto Soccorso di Fermo poi si recano in ospedali non aziendali.).

Andrebbe verificato quindi il numero dei ricoveri richiesti dalla popolazione della Zona 11 per patologie curabili nell’Ospedale di rete. (Ma questo calcolo è stato fatto, si pensa, in sede di Piano Sanitario quando sono stati previsti per patologie acute 521 posti letto).

Se alcuni posti letto o reparti specialistici non possono essere attualmente attivati per mancanza di spazi, essi devono, comunque, essere programmati.

C’è da tener presente che il budget aziendale è riferito ai posti letto attivati e quindi il problema di un aumento successivo dei posti e di reparti specialistici non sarebbe facile proprio per i costi, ovvero per il reperimento di nuove risorse che nel frattempo sono state dirottate in altre zone o potrebbero rappresentare un vero risparmio per la Regione Marche.

Nella sostanza seguendo la linea politica sanitaria della Regione Marche per il Fermano abbiamo di fronte a tagli certi di posti letto e risorse una  promessa che in futuro, adeguato l’Ospedale di Fermo e tenuto conto della Provincia, verranno restituiti i posti letto e le risorse.
Alle promesse non crede piu’ nessuno. La proposta piu’ logica è che se il Piano Sanitario vale tre anni (2003-2006) abbiamo due anni per adeguare l’Ospedale di rete, fare le riconversioni, lasciando inalterati i posti letto (n.521) e le risorse.

*sindaco di Fermo

04/03/2005





        
  



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