Antonio Zambrini quintetto al teatro Novelli
Grottazzolina | Proseguono gli appuntamenti che stanno accendendo le serate musicali
Sabato prossimo, 5 marzo, alle 22.30, tamClub Teatro Novelli propone un appuntamento con la performance "Antonio Zambrini quintetto" con Antonio Zambrini piano, Ferdinando Faraò batteria; Tito Mangialajo Rantzer contrabbasso, Fausto Beccalossi fisarmonica, Giulio Martino sax
Con il concerto di giovedì 3 marzo, Tam Tutta un'Altra Musica ha aggiunto l'ennesima gemma ad un cartellone che non conosce la benché minima battuta d'arresto. Giù il cappello, dunque, di fronte alla maestria del sestetto guidato dal pianista Michiel Braam e dal sassofonista Frans Vermeerssen. Un groove inarrestabile quello presentato dagli All Ears al Ridotto del Teatro
Novelli di Grottazzolina, composizioni cesellate con una semplicità (ed un'ironia) disarmante. E senza alcuna scaletta da perseguire: ai funambolici musicisti è bastata una divertente turnazione a colpi di mano alzata per scegliere, in un originale e ancora non inciso repertorio, il brano da
proporre. E l'attraversamento di decenni di jazz è stato così reso ancora più accattivante, arrivando a mostrare il vero volto dell'avanguardia musicale del terzo millennio, quella dove le gabbie tematiche vengono eluse intrecciando espressioni eterogenee.
Una versatilità che ritroveremo sabato 5 marzo, sempre al Tam Club di Grottazzolina, con la formazione assemblata da Antonio Zambrini, pianista e compositore che già nel 1998 aveva captato l'interesse di critica e pubblico con una produzione ("Antonia e altre canzoni") dalle disparate influenze, giudicata tra le migliori opere prime in Italia. Zambrini - collaboratore di
Enrico Rava, Javier Girotto, Anna Bakja, Mark Murphy e tante altre stelle del firmamento jazzistico nazionale e internazionale - fa della polivalenza un tratto prominente della propria ricerca musicale, con un approccio di robusto impatto emotivo, più orchestrale rispetto alle attuali tendenze. E a dar man forte a questa sua elegante vocazione, quattro strumentisti di
valore assoluto come il batterista Ferdinando Faraò, il sassofonista Giulio Martino, il contrabbassista Tito Mangialajo Rantzer e il fisarmonicista Fausto Beccalossi. Il risultato è un jazz di intimistica visione, caldo e trasparente, dove brani di vecchia e recente fattura vengono letti
adagiandosi in una briosa quiete. L'atmosfera ideale per riconoscere l'indiscusso talento di Zambrini e C., ensemble di raro spessore, pronto a far scivolare sul palco anche il più recondito sogno.
Per informazioni: tel. 338.4321643 - www.tamfactory.net
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04/03/2005
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