Giovanna Calabresi.  Antropologa con lavoro alla “Sapienza” di Roma. Poi di nuovo a casa. Sposata , un figlio. Dalla morte del padre eredita  e conduce, con i fratelli, l’impero Calabresi . Minuta, coda di cavallo, silenziosa e battagliera. Iscritta dal 2000 nel Movimento Repubblicani Europei. Per scelta e vocazione; di sinistra. In lizza per le regionali.

Gabriella Ceneri. Avvocato. Sposata, due figlie. Elegante , solare , animale politico di razza. Nel 2000 donna più votata nelle Marche con ben 1740 voti. Membro  e segretaria  locale del Rotary. Figlia del Comandante Ceneri. Consigliere Comunale.  Iscritta all’UDC. In corsa per un posto alla Regione.

Margherita Sorge. Dottoressa al Reparto di Gastroenterologia  all’Ospedale Civile di San Benedetto. Madre di un bambino di otto. Minuta, sguardo penetrante . Coinvolgente energia sottopelle. Dal 98 iscritta nei  DS.  Presidente di “Emily” (associazione di donne in politica). Figlia del Prof. Antonio Sorge. Impegnata nel sociale. Eletta dal suo partito, con il 79 % dei voti, a candidata regionale.

Tre donne di San Benedetto. Tre donne professionalmente e politicamente all’avanguardia. Forti, decise e carismatiche. Seppur figlie di cotanti padri ognuna  è emersa per meriti propri e non per luce ereditata. Decise, se elette, a gridare forte il nome della loro città in Regione.  

La nostra provincia è tra le ultime, se non l’ultima, nell’indice di sviluppo regionale…..

Calabresi  -  Ultima ? Forse. Si parla di industrie. Parliamo di quella del turismo che, con la pesca, è da sempre il motore economico. Serve un modo nuovo di pensare il turismo. Questo a livello locale. La provincia può solo dare indicazioni di massima. Un turismo intelligente e alternativo come si sta facendo da più parti. Non fatto solo di serate allo chalet, concerti in piazza o sfilate di miss.    

Ceneri -  Che la nostra provincia sia il fanalino di coda della regione è una constatazione basata su dati di fatto con numeri  inconfutabili. Dobbiamo interrogarci sulle responsabilità politiche. Questo governo regionale continua a ritenere le province di Ancona e Pesaro-Urbino come fattori trainanti e per questo da  prioritare. E i risultati si vedono. Alla perdita dei posti di lavoro va aggiunto il settore della piccola e media industria. La regione fin’ora ha fatto ben poco. I loro interessi, ripeto, sono al “nord”.

Sorge – Penso che la nostra Provincia abbia pagato lo scotto della “scissione “ con quella di Fermo. L’anno scorso abbiamo perso qualcosa come 5000 posti di lavoro. Tuttavia è un bacino colmo di risorse , eccellenze e competenze che mi auguro la riconferma di un governo regionale di sinistra contribuisca fattivamente a recuperare. Poi però ci sono amministrazioni come la nostra, sbruffone e narcisistiche che certo non contribuiscono ad una sana collaborazione.

E’ stato detto che il “non voto” auspicato dall’Assessore Lorenzetti è , tranne i radicali, segretamente avvallato sia da destra che da sinistra in quanto, allo stato pratico, si vede nei referendum un elemento di disturbo e intralcio, con le regionali alle porte e le comunali poco lontane.
 
Calabresi –  Sarò breve. Il voto è un diritto. Come tale va esercitato. Un diritto, specie per noi donne conquistato, per così dire, con il sangue. Basti pensare che in Italia il voto alla donne fu conferito dodici anni dopo che in Turchia . Votare. Votare sì, no, non importa. Ma votare. E’ un esercizio di democrazia.

Ceneri – Due anni di dibattito democratico in sedi parlamentari ! Non vogliamo tenere conto anche di questo ? C’è una legge. Forse incompleta, forse da rivedere. Ma le sedi restano, per me, i due rami costituzionali del Parlamento e del Senato. Altrimenti con il “referendare” sul tutto e  sul di più si finisce per delegittimare quelli che noi stessi abbiamo eletto a legiferare democraticamente con un altro diritto di voto ben più importante che è quello dato per le elezioni politiche. No, questo voto è decisamente inutile.

Sorge -  Questi referendum pongono domande su argomenti di un tale interesse etico, morale e religioso che investe tutta la società in maniera trasversale. Specie noi donne. Per cui  penso che né io, né le mie colleghe e né tanto meno l’assessore Lorenzetti  possiamo erigerci a Corte Costituzionale. Siamo stati chiamati alle urne non da partiti politici ma dalle firme di quasi un milioni di nostri concittadini. Ce la sentiamo di non tenerne conto ?

San Benedetto è diventato ormai un “cantiere a cielo aperto”, c’entra qualcosa il fatto che fra un anno si va a votare per le comunali ?

Calabresi – Mi chiedo come mai siano le parti più “plateali” della città come Lungomare e Rotonda  a farla da padrona nel PRG  e non posti come il Paese Alto, Porto d’Ascoli, la Sentina, Ponte Rotto. Che c‘entri qualcosa con le elezioni ? Ma certo ! Ci si imbelletta, ci si rifà il trucco sperando che il “pollo” ci caschi. Solo che il pollo in questione è la città dove viviamo. Un PRG non è una manovra finanziaria che, una volta varata, si può aggiustare con dei correttivi. Quando hai fatto una strada, un palazzo, un ponte, se poi non va bene cosa fai ? Lo butti giù e ricominci da capo ?

Ceneri -  E’ un fatto endemico a tutte le amministrazioni quello di darsi da fare in prossimità delle elezioni. Ciò non toglie il fatto che questa ha avuto il coraggio di affrontare il problema, senza ricorrere, ancora una volta, a stucchevoli pagliativi ; mi riferisco ai P.R.U.S.S.T. E’ giusta l’osservazione di un collega “ chi non fa mai nulla non sbaglia mai”. Ma a quasi dieci anni dall’ultimo PRG  nessuna amministrazione prima della nostra ha avuto il coraggio di prendere il toro per le corna.

 Sorge – Questa amministrazione sapeva che il ridisegnare la città è un fatto impellente. Ma, ovviamente, ha voluto aspettare la prossimità delle elezioni per farsi bella. Solo che, al voler prendere troppi piccioni con una fava, si rischia che questi finiscano per aggredire chi glie la dà. Ovvero ;  la miriade di opere iniziate rischiano di procurare una paralisi cittadina con la stagione estiva alle porte.

Cosa vi aspettate dalle prossime elezioni regionali a livello personale?

Calabresi – L’esiguità dello schieramento in cui milito limita, a rigor di logica, le aspettative di una elezione. Ciò non mi impedisce di mettere tutte le mie forze al servizio di una coalizione in cui mi riconosco. Valori che da sempre sono quelli della gente comune che lotta ogni giorno per un po’ di dignità umana fatta di diritti come casa, lavoro, assistenza. A San Benedetto ci sono troppe case sfitte. Troppe famiglie in lista d’attesa per un tetto. E quante altre famiglie Flhali ? 

Ceneri – Mi aspetto di vincere. Le prospettive ci sono ed incoraggianti. Per rappresentare la città in Regione. Mi aspetto di poter, con ciò, rappresentare il mondo moderato e cattolico. Ma non solo. Visto la mia “poliedrica” formazione politica, l’intenzione è quella di aggregare più gente possibile a quel progetto di Centro in cui credo. Siamo il “sud” della regione e come sud dobbiamo gridare più forte degli altri per farci ascoltare.

Per lei dott.ssa Sorge, una elezione plebiscitaria del suo partito a candidata alla regione (79%) poi niente ; aborto voluto o procurato ?

Sorge – Allora, spiegando, la mia non è stata una vera e propria candidatura, bensì una indicazione del Partito. La base propone una serie di nomi, come nel mio caso, per poi estrapolare quelli che, a giudizio del partito, saranno chiamati a fare lo sprint finale. La chiami una staffetta dove ci sono quelli che fanno le tappe intermedie e quelli chiamati a fare gli ultimi cento metri. Ma il punto fondamentale è che il Governo Regionale D’Ambrosio ha governato bene. Basti pensare alla Sanità. Pochi lo sanno ma le Marche sono tra le prime tre a livello nazionale ! Ecco, se un obbiettivo c’è è quello di aiutare questa attuale maggioranza di sinistra a continuare nel percorso regionale intrapreso.  Io , un altro, non  sono i singoli ma il lavoro di gruppo a dare risultati.