Marche: agricoltura leader dellimprenditoria rosa
| ANCONA - Una carica di innovazione, etica e difesa dellambiente per contribuire allo sviluppo del territorio
Quasi unimprenditrice marchigiana su tre opera oggi in agricoltura. I dati 2004 sulle aziende rosa confermano la leadership del settore primario, che con le sue 10.222 imprese precede ancora una volta commercio (9.769) e industria (5.569). I numeri sono stati illustrati questa mattina dalla presidente del Comitato imprenditoria femminile della Camera di Commercio di Ascoli, Nadia Beani, nel corso dellincontro organizzato da Donne Impresa e Coldiretti Ascoli e svoltosi al Teatro Serpente Aureo di Offida.
Nelle Marche sono oggi attive 36.973 imprese rosa, di cui 10.222 operano in agricoltura, pari al 28% del totale. A livello provinciale, Macerata conserva la leadership con 2.987 aziende agricole (il 34% del totale), seguita da Ascoli Piceno (2.987, 29%), Ancona (2.636, 26%) e Pesaro Urbino (1.905, 22%). Rispetto allo scorso anno, la famiglia delle imprese agricole al femminile è inoltre aumentata di 48 aziende, confermando un trend di crescita che sembra non volersi arrestare.
Numeri importanti poiché confermano che lagricoltura è un settore vivo ha spiegato la delegata regionale di Donne Impresa Coldiretti Marche, Giuliana Giacinti al quale le imprenditrici si rivolgono come concreta occasione di reddito, grazie alla loro capacità di avviare un percorso professionale attivo. Serve ora realizzare un Osservatorio permanente per monitorare il settore.
Una ricerca Coldiretti testimonia del resto come le imprese rosa siano caratterizzate da una grande attenzione allinnovazione e alla formazione ha rilevato la delegata di Donne Impresa Coldiretti Ascoli, Anna Maria Ignazi -, oltre che alla difesa dellambiente, delletica, del sociale. E il grande sviluppo dellagriturismo è anche il frutto di tutto ciò.
Lincontro, che ha visto la presenza di un gruppo di imprenditrici del Lazio, guidate dalla presidente Angela Marcelletti per una visita organizzata da Vincenzo Polini, ha visto poi gli interventi del sindaco di Offida Lucio DAngelo, dellassessore allAgricoltura Marida Gabrielli, la quale ha messo in risalto il nuovo ruolo della donna allinterno del mondo rurale, del direttore di Coldiretti Ascoli, Alberto Bertinelli, e dellimprenditrice Carla Cocci.
Limprenditoria femminile in agricoltura non è un fenomeno da mettere in vetrina soltanto in occasione dell8 marzo ha concluso il presidente di Coldiretti Ascoli, Marco Maroni -, ma costituisce oggi una risorsa importante che, per attenzione a un nuovo tipo di agricoltura e capacità professionali, sta contribuendo in maniera decisiva al progetto di rigenerazione del settore.
Nelle Marche sono oggi attive 36.973 imprese rosa, di cui 10.222 operano in agricoltura, pari al 28% del totale. A livello provinciale, Macerata conserva la leadership con 2.987 aziende agricole (il 34% del totale), seguita da Ascoli Piceno (2.987, 29%), Ancona (2.636, 26%) e Pesaro Urbino (1.905, 22%). Rispetto allo scorso anno, la famiglia delle imprese agricole al femminile è inoltre aumentata di 48 aziende, confermando un trend di crescita che sembra non volersi arrestare.
Numeri importanti poiché confermano che lagricoltura è un settore vivo ha spiegato la delegata regionale di Donne Impresa Coldiretti Marche, Giuliana Giacinti al quale le imprenditrici si rivolgono come concreta occasione di reddito, grazie alla loro capacità di avviare un percorso professionale attivo. Serve ora realizzare un Osservatorio permanente per monitorare il settore.
Una ricerca Coldiretti testimonia del resto come le imprese rosa siano caratterizzate da una grande attenzione allinnovazione e alla formazione ha rilevato la delegata di Donne Impresa Coldiretti Ascoli, Anna Maria Ignazi -, oltre che alla difesa dellambiente, delletica, del sociale. E il grande sviluppo dellagriturismo è anche il frutto di tutto ciò.
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Limprenditoria femminile in agricoltura non è un fenomeno da mettere in vetrina soltanto in occasione dell8 marzo ha concluso il presidente di Coldiretti Ascoli, Marco Maroni -, ma costituisce oggi una risorsa importante che, per attenzione a un nuovo tipo di agricoltura e capacità professionali, sta contribuendo in maniera decisiva al progetto di rigenerazione del settore.
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08/03/2005
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